Bisogna stringere i tempi per dare un futuro alla Salernitana

Maurizio Grillo

Tra una proposta ed una smentita, tra un incontro e l’altro, tra una polemica ed un alterco sta trascorrendo tanto di quel tempo prezioso che, ci auguriamo, non possa essere rimpianto nel prossimo futuro. Sembra una telenovela, anche se il presidente Lombardi tira avanti per la sua strada, anzi si dimostra addirittura seccato delle tante chiacchiere intorno alla Salernitana, ma soprattutto sul modo con cui si chiama in causa la società, attraverso annunci mediatici o televendite, insomma continua ad ostentare una tranquillità sconcertante, che tutto sommato lascia ben sperare per il futuro. In attesa di poter annoverare fatti nuovi, ma soprattutto positivi sotto l’aspetto societario, non resta altro che parlare di calcio giocato, anche se bisogna fare un grande sforzo di immaginazione per poter trovare qualche argomento interessante, vista la retrocessione oramai palese da alcune giornate e l’avversario di turno, il Mantova di mister Serena che ha grossi problemi di classifica ed economici. La squadra virgiliana, però, ha ancora la possibilità di poter lottare per non retrocedere, anche se Salerno appare come l’ultima spiaggia, in quanto il team del patron Lori si trova terz’ultima in classifica con 41 punti, insieme al Padova, però a solo due lunghezze da Frosinone e Triestina, a quattro dal Vicenza ed a sei da Modena, Piacenza e Reggina. Appare lampante, dunque, che all’Arechi Locatelli e compagni giungeranno con il precipuo intento di portar via l’intera posta in palio, un pareggio, infatti, non servirebbe a scuotere troppo la classifica, anzi renderebbe ancora più problematico il cammino dei virgiliani verso la salvezza. Di contro mister Cerone continua il suo compitino, vale a dire di arrivare al termine del campionato con lo scopo di lanciare nella mischia qualche baldo giovanotto o valorizzare qualche elemento di proprietà della Salernitana che fino ad ora non ha avuto troppo spazio, al patto, però, che ciò avvenga realmente. Non a caso l’esclusione di Brunetti dalla formazione che ha affrontato il Gallipoli ha lasciato molti dubbi, ovvero il trainer granata ha preferito arretrare Soligo a terzino e non impiegare l’ex calciatore dell’Isola Liri, una scelta che può essere interpretata anche come una definitiva bocciatura di questo giovane elemento, nonostante fosse giunto a Salerno con ottime credenziali. La novità della folta schiera dei giovani aggregati alla prima squadra è rappresentata dalla convocazione del difensore classe 92, Osvaldo Acquaviva, un altro rampollo del duo Zeoli – Cincione, che si è messo in mostra nel campionato Primavera, di cui la Salernitana è stata protagonista fino alla sconfitta interna di sabato contro il Bari. Intanto la tifoseria organizzata dopo l’incontro con il sindaco De Luca, ha intenzione di parlare anche con il patron Lombardi per conoscere dal diretto interessato, ma soprattutto dall’artefice principale, quali siano le sue reali intenzioni, ma soprattutto se è il caso di fugare ogni dubbio e perplessità su quello che sarà il futuro dell’amata Salernitana.