Teggiano: riuscita la performance ” No Cancer”

Vestiti di bianco con maschere antismog e tute anti-inquinamento, i ragazzi che hanno dato vita ieri a “No Cancer” per più di un’ora hanno girato per il mercato cittadino in un atteggiamento di assoluta normalità a testimonianza del fatto che ormai il cancro anche nei territori interni è diventato un fatto “consueto” che desta meraviglia. Un atto di denuncia insomma, che Vincenzo Pisapia, l’artista che ha dato vita alla performance ha manifestato con diversi accorgimenti, dai fazzoletti imbevuti di pittura rosso sangue, buttati per terra, fino alla scena finale quando uno dei ragazzi distesosi a terra ha simulato la morte.Trasportato in barella nel centro del mercato, il cadavere è stato alla fine portato via con un’Ape vecchia, segnando la fine del percorso.  Si è trattato di una performance basata essenzialmente sull’effetto sorpresa ed in tal senso estremamente contemporanea spiega Pisapia. Ho usato la tecnica della performance perchè ritengo sia il metodo più idoneo per arrivare e restare nel pubblico, nella mente della gente. Questo dei tumori nel Vallo di Diano è un tema che ho a cuore da sempre e non potevo esimermi dal tirar fuori un lavoro in questo senso. L’arte per essere definita tale deve avere dei requisiti fondamentali ed essere contemporanea al contesto in cui essa vive, Deve prestare attenzione a tutto quello che la circonda, di bello e di brutto. Ritengo che questa operazione artistica sia una iniziativa anche per la promozione del territorio di cui in tanti si va fieri,. Non ci può essere promozione di un territorio senza salvaguardare il diritto alla vita degli individui e del territorio stesso”. Di effetto, la performance ha destato curiosità e domande tra la gente, intenta a comprare e passeggiare nel mercato cittadino. Pisapia è un giovane artista che fa coincidere, nella sua ricerca artistica, l’aspetto estetico con un contenuto di impegno civile, anzi questo ne è sempre stato l’elemento costitutivo, la sua pregiudiziale. I suoi interventi artistici vengono ideati e realizzati nel territorio, coinvolgendo i luoghi e le persone che lo abitano in continua interazione con l’opera d’arte. Le persone coinvolte diventano l’elemento centrale della performance, da questa esperienza ne ricevono un arricchimento sia spirituale che di consapevolezza culturale e civile.