Luigi Tosti: da che pulpito vien la predica!!

don Marcello Stanzione

 Come ho già scritto in un mio precedente articolo intitolato “ Luigi Tosti, i cattolici ti ringraziano”  riporto ancora questa email dall’ex giudice Tosti, famoso per la sua “crociata” atea  per togliere il crocefisso da ogni aula giudiziaria italiana, tentativo però fallito a causa della recentissima sentenza della Corte di Cassazione, ecco la sua email: “Carissimo Don Stanzione, non scrivere falsità sul mio conto, come quella della denuncia che avrei proposto contro un vescovo per abuso della credulità popolare in relazione alla transustanziazione. La denuncia l’ha fatta l’ex comandante dei vigili urbani di Ancona e io mi sono limitato a commentare. Non ho voglia di far querele e di speculare: quindi rettifica le tue non vere notizie. Per il resto, ognuno la pensi come vuole. Noi atei non abbiamo mai avuto l’arroganza di imporre le nostre convinzioni né di trucidare milioni di “infedeli” al grido di Dio lo vuole né di ardere sui roghi le streghe e gli eretici che non la pensano come noi. Capisco che la nostra storia, scevra di crimini contro l’umanità, ti rechi imbarazzo, ma devi pur sopportare chi, su questa terra, non delinque. Sono stato chiaro? Luigi Tosti, Rimini”. Ho riportato integralmente la comunicazione di richiesta di rettifica del Tosti ( anche con i suoi errori di battitura) dove l’ex giudice  invita me prete a sopportare chi su questa terra non delinque e penso che si riferisse ovviamente in primis a se stesso… Orbene, facendo ricerche su internet sul Tosti mi è capitato di leggere questo articolo sul sito del Corriere della Sera. Archivio, del 15 dicembre 1995, lo riporto integralmente: “ via da Rimini il giudice Luigi Tosti: perseguitava l’amante e suo marito. Roma. Per aver realizzato un complesso di iniziative anche giudiziarie, apparse persecutorie nei riguardi di una coppia di coniugi, e per aver reso di pubblico dominio, tra l’altro con la trasmissione Uno mattina, l’esistenza di una sua relazione extraconiugale con la donna un magistrato è stato trasferito d’ufficio per incompatibilità ambientale dal Csm. Si tratta di Luigi Tosti, giudice del tribunale di Rimini ( che faceva parte del collegio giudicante di uno di processi che vede imputato Vincenzo Muccioli). Secondo il Consiglio con i suoi comportamenti avrebbe determinato una situazione oggettiva del prestigio e fiducia di cui ogni magistrato deve godere. A promuovere l’intervento del Consiglio è stato il ministro della Giustizia, in seguito ai risultati di una ispezione ministeriale. Il magistrato, secondo l’accusa, avrebbe  invitato arbitrariamente una psicologa a casa della coppia per informare l’uomo che sua moglie aveva avuto con lui una relazione, per manifestare dubbi circa l’effettiva paternità della figlia e quindi per indurre l’uomo ad avviare l’azione per il disconoscimento della piccola. Quindi avrebbe promosso una serie di iniziative, apparse “persecutorie”, e che portarono prima alla nomina di un curatore speciale della bambina, successivamente revocata, e poi all’incriminazione dell’ex amante per il reato di alterazione di stato, dalla quale la donna è stato in seguito prosciolta. A carico di Tosti anche l’accusa di aver voluto dare “ straordinaria pubblicità” alla sua relazione con la donna,ispirando, ma tale contestazione è stata respinta dal magistrato, due articoli sulla vicenda comparsi sul Messaggero e partecipando a Uno mattina. Con i due articoli e con la partecipazione a Uno mattina Tosti, secondo il Consiglio, avrebbe consapevolmente posto in essere “ una scelta di campo in violazione dei più elementari doveri di riservatezza”.”. Ho cercato su internet altri articoli riguardanti questa vicenda dell’ ex Giudice Tosti ( ex in quanto da poco radiato dalla magistratura) ma non ne ho trovati. Quindi dopo aver riportato tale l’articolo lascio ai lettori ogni commento….

Un pensiero su “Luigi Tosti: da che pulpito vien la predica!!

  1. In uno stato che (ahimé) non ha avuto una rivoluzione come quella francese, bisogna sopportare e digerire. Caro Giudice, persa la battaglia rimane la guerriglia. Entri e tolga il crocefisso dalla sua aula e prima di uscire lo rimetta rispettosamente a posto.
    La contropredica viene da un pulpito discutibile di uno che scrive tanto e fa alquanto poco, ma in democrazia è fatto obbligo di sopportare tutti (sì, … proprio tutti …)
    Ernestina

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