Fisciano: all’hostaria Picca Picca

 AnnaMaria Noia

L’hostaria Picca Picca è un particolare locale di Fisciano, dove è sito in vicolo Pendino ai civici 19-23 (angolo De Martino-De Falco), che propone specialità e tipicità culinarie calabresi. Ma Picca Picca non è né vuole essere solo questo, non si limita alle sia pur apprezzabilissime leccornie di questa vicina regione, quasi “cugina” poiché conterranea: accanto a piatti “forti” – è proprio il caso di dirlo, in quanto ogni portata o quasi è aromatizzata col buon sapore afrodisiaco ed espettorante del peperoncino (sebbene anche i palati più delicati possono essere soddisfatti da Picca Picca) – come la nduia, i rascatieddi, la carne dei pastori (ricetta da recuperare) e altre specialità irrorate da vini e liquori calabresi (da assaporare quello alla celebre liquirizia) si possono presso tale locale vivere appieno anche svariate modalità di svago e di degustazione con spettacoli interessanti e mediterranei. Tra queste ingegnose kermesse e manifestazioni enogastronomiche legate alla cultura e alle radici del nostro territorio sempre da valorizzare e da riscoprire, vi sono appuntamenti con il giallo e con la Compagnia del Mistero, nell’ambito ad esempio di “Invito a cena con delitto”, ogni primo e terzo venerdì del mese: a partire infatti dalle 21.30, in queste date si può cenare (a prezzo modico, 25 euro a persona) godendo di uno spettacolo teatrale interattivo (compreso nella irrisoria quota) in cui ogni cliente è spettatore ed investigatore allo stesso tempo. Contemporaneamente ogni ospite partecipa alla soluzione di un mistero noir e poi è invitato a scoprire chi sia l’assassino con il movente. Chi riesce a indovinare ciò vince un buono soggiorno. Prossimo appuntamento per tale serata è il primo aprile. Data che coincide anche con una serata allegra e scatenata ai ritmi del Sud e delle tammorre con la tammurriata – appunto – di Ugo Maiorano, Pietro Pisano e Raffaella Coppola.In questo appuntamento tutto il calor e sabor non tanto latino quanto bensì italico e antico, arcano, con musiche dense di movimento e per tutti, non solo gli habituè o gli aficionados (appassionati…).Un vero e proprio happening, dunque, che proseguirà in altrettante simpatiche e curiose serate; delle soirèe veramente particolari…ed in compagnia di ottimo cibo di qualità. Un altro momento clou, prima di parlare e di discutere della cena sensoriale al buio- altra cosa carina e sperimentale – è previsto per il giorno 25 marzo, venerdì (sempre dopo le 21 e 30) con “Corto short movies”, per la direzione artistica di Margi Villa, della Fondazione Teatro di Mercato S. Severino e la realizzazione pratica di Domenico Natella e di Alex Giorgi.Sabato 2 aprile invece largo agli estimatori di Fabrizio “Faber” De Andrè, un cantastorie italiano ricco di verve ma anche e soprattutto di dolente e nostalgico crepuscolarismo emotivo e musicale, in un suo proprio ed originale impeto di protesta, beffardo. Questa serata sarà a cura di quelli di “Grazie Faber”.Essi sono polistrumentisti che vanno dal De Andrè della “prima maniera” (quello dei 45 giri) al più impegnato cantautore, passando per tute le sfumature della sua poesia in canzone. Anche alcuni tra i più vicini musicisti di questo grande poeta e uomo scomparso anni fa si sono complimentati con i Grazie Faber che portano in giro per locali la passione dirompente della discografia di Fabrizio. Infine, ricordiamo l’esperienza appunto “sensoriale” – come viene definita – della cena al buio: questo per meglio degustare i cibi del menu, assaporando i sapori calabresi nel consumare allegramente piatti tradizionali e in gran parte unici. È un appuntamento che si ripete ogni secondo sabato del mese, quindi anche il 9 aprile. In una sala quasi totalmente buia chi prenoterà sarà guidato a riconoscere i sapori più semplici ma intriganti; proprio al buio infatti tutti i sensi e non solo il gusto o il tatto saranno opportunamente risvegliati in un gioco di sensazioni parlando o con il vicino o con la voice Angela Ruggiero che non permetterà alla mera apparenza e ai condizionamenti dell’immagine di prendere il sopravvento almeno per un po’ giusto il tempo di una cenetta. Tutto ciò quindi, anzi di più, solo recandosi al Picca Picca, dove ci si diverte in maniera diversa ma concreta assaggiando tanti piatti della cucina di Calabria.