Cava de’ Tirreni: al Moro, Stefano Giuliano Quintet Feat Pietro Condorelli

Fare della musica jazz con un organico “insolito”, tre fiati e due strumenti armonici come la chitarra ed il vibrafono. E’ il filo conduttore del nuovo progetto musicale del quintetto capeggiato da Stefano Giuliano, da anni direttore e arrangiatore di big band, ospite venerdì 4 febbraio della rassegna MoroInJazz del locale di Cava de’ Tirreni (Sa). Un concerto nelle sale del Risto Pub Il Moro del Borgo Scacciaventi con la partecipazione straordinaria di Pietro Condorelli,  uno dei piu’ celebri chitarristi italiani. Sonorità afroamericane dal palcoscenico del locale della cittadina metelliana che darà spazio ai ritmi dell’orchestra del sassofonista Stefano Giuliano, leader del suo quintetto che annovera Pierpaolo Bisogno (vibrafono), Stefano Tatafiore (batteria), Aldo Vigorito (contrabbasso), Lello Carotenuto (trombone), e Nicola Coppola (tromba), che presenterà un programma tutto ispirato alle sonorità latine attraverso un viaggio nella musica del sud del mondo,  in special modo quella nata in Brasile. Un repertorio vario ed accattivante affidato alla formazione, che spazierà dal jazz al funk, al latin jazz agli standards rivisitati ed arrangiati da Stefano Giuliano, che si esibirà nelle sale del locale del Borgo Scacciaventi con la partecipazione della guest star Pietro Condorelli alla chitarra, che non mancherà di approfondire le diversità stilistiche dal jazz al rock, dalla musica etnica al funk. Con la sua band New Project Stefano Giuliano, venerdì 4 febbraio a partire dalle ore 22.30,  presenterà  dei brani nei quali si evidenzia la sua esperienza di scrittura ed arrangiamento che arricchiscono e completano i temi, creando colori e sfumature ed aprendo finalmente la strada ai solisti. Con  Pietro Condorelli si  assaporerà dal vivo il lavoro di ricerca sulle possibilità espressive del jazz attraverso tutti gli strumenti, dalla chitarra alla batteria, dal sax al vibrafono, con le diversità stilistiche che dal genere strizzano l’occhio al rock. Il nome di Pietro Conodorelli è ben conosciuto agli appassionati del jazz, e costituisce uno di pochissimi esempi di musicisti che, pur avendo base a Caserta, si muovono quasi esclusivamente sul circuito nazionale. La sua intensa attività concertistica, la sua nutrita discografia, la sua didattica e le sue opere scritte, lo rendono una delle colonne chitarristiche del jazz italiano. Il sassofonista Stefano Giuliano, compositore ed arrangiatore salernitano, recentemente ha dato alle stampa il Cd “Laura non vuole essere toccata”, il suo primo lavoro discografico, presentato lo scorso anno proprio al Moro, cd che prende il titolo dalla canzone ispirata dallo scrittore Diego De Silva, vincitore del Premio Selezione Campiello 2001 e finalista del Premio Strega 2008. Ora torna con questo nuovo progetto in cui mette al servizio del quintetto la sua capacità di arrangiatore, con temi che arricchiscono e completano alcuni standard del jazz di tutti i tempi, riletti in una luce nuova, creando colori e sfumature ed aprendo la strada ai solisti che, dopo strutture e figurazioni ritmico-armoniche sofisticate, danno libero sfogo ai loro talenti.