Salerno: una cena innovativa

Federica Cerino

Arriva a Salerno un’iniziativa originale, che riguarda una cena un po’ “particolare”e soprattutto, innovativa, che si svolgerà venerdì 26 novembre in anteprima e a seguire sempre il secondo sabato del mese. Si tratta di  una cena al buio, organizzata dall’Hostaria Picca Picca sita in Fisciano, che ha lo scopo di far riscoprire alle persone il valore dell’ascoltare, il bello del toccare , il piacere del gustare, il fascino di riconoscere i profumi, senza il condizionamento della sensazione visiva;  un’ esperienza che prima incuriosisce, stupisce e soprattutto affascina. In una sala quasi totalmente buia, con la presenza di poche candele per agevolare la presenza di un’atmosfera soffusa, la serata inizierà facendo indossare ai clienti una mascherina, per poi cominciare a degustare le pietanze. Le persone potranno iniziare a riconoscere i cibi, con il senso del gusto, a distinguere gli oggetti, attraverso il senso del tatto, cominceranno a lasciarsi assopire da profumi inebrianti e sapori diversi, senza che, come succede generalmente, siano condizionati dagli stimoli visivi. Ovviamente sarà risvegliato anche il senso dell’udito, attraverso la musica con un’esperta di musicoterapia che sarà Voice e guida del cliente. A questo punto gli ospiti si cimenteranno in prove, quasi come fosse una sorta di gioco: indovinare oggetti con il tatto, discorrere con il vicino, riconoscere cibi e sapori attraverso i soli sensi del gusto e dell’olfatto e persino cimentarsi nella scrittura al buio. Inoltre c’è in palio un premio e chi indovinerà gli ingredienti “segreti” della vivanda, parteciperà all’estrazione per la vincita. La durata di una canzone scandirà il tempo necessario per scrivere gli ingredienti nascosti sul coupon, ovviamente senza togliere la mascherina, pena l’eliminazione dall’estrazione. La cena al buio nasce dall’opera di sensibilizzazione a favore dei non vedenti. In queste cene il focus è sensibilizzare il cliente vedente facendo capire come percepisce il non vedente ed è per questo che essi vengono immersi in una situazione di buio “quasi” totale. Bisogna ricordare che la cena si presenta come “viaggio sensoriale e, nel contempo, fa comprendere al cliente l’importanza e il valore di ogni senso che possiede.