Itc Ceramiche, Dania Pastore elogia lo spirito del gruppo

E’ il “soldato scelto” di coach Prosenjak, l’ala buona per tutti gli usi e i consumi. Dania Pastore, 29 anni, è anche una delle giocatrici più “anziane” del gruppo, anzianità in quanto a militanza visto che è cresciuta ed ha giocato sempre a Salerno tranne una piccola parentesi a Vigasio. Nel suo palmares spiccano due scudetti e due Coppa Italia, risultati conseguiti da protagonista.“Quando ho iniziato – spiega Dania Pastore – a praticare l’handball, di questo sport magnifico non ne sapevo nulla, ma poi lo spirito di squadra e il coinvolgimento del gruppo mi hanno appassionato e dal primo campionato nel ’98 ho capito che era la mia vita”. Professionista impeccabile, giocatrice spesso determinante, Dabia Pastore è risultata decisiva in occasione della prima gara stagionale a Nuoro. Partita straordinaria la sua, condita anche da 5 reti. “La partita di Nuoro – dice – ha detto che siamo davvero un gran gruppo. Sulla carta non sembrava molto difficile ma abbiamo avuto poche possibilità di prepararla con una rosa al completo durante gli allenamenti a causa delle assenze che ci hanno colpito, ma il nostro carattere e la determinazione sono stati gli elementi vincenti per abbattere l’avversario”. Il prossimo turno vedrà l’ITC Ceramiche esordire davanti al pubblico amico del “PalaPalumbo” contro il Vigasio, società alla quale Pastore ha prestato per un anno i suoi “servigi” lasciando buoni ricordi. “Partita senza dubbio impegnativa anche questa, ma del resto sono tutti avversari temibili. Anche il Vigasio si è rafforzato in questa stagione. Noi, però, possiamo contare sul rientro di Rafika Ettaqui la cui presenza in campo sarà utilissima”.In questa stagione Dania Pastore, con Sandra Federspieler e Laura Avram, ha iniziato a seguire un gruppo di giovani atleti della scuola di Handball della PDO. “E’ un’esperienza – commenta – che mi entusiasma molto. Già avevo allenato un gruppo di under 14 quando militavo nel Vigasio e l’esperienza mi aveva affascinato. In questo caso è totalmente diversa la fascia di età, ma quello che ti trasmettono i bambini quando raggiungono un minimo obiettivo è indescrivibile, e poi chi può dirlo magari una volta dismessi i panni di giocatrice, potrei continuare a restare in questo mondo con una mansione diversa”.