Downshifting…al chiodo le ambizioni?

di Rita Occidente Lupo

Non sempre, la qualità della vita, di pari passo con l’ambizione. Anzi, spesso, i serrati tour de force lavorativi, tra panico e stress. Manca, a volte, la stessa percezione del tempo. In una macchina organizzativa, dove assume priorità l’arrivare, a qualunque costo ed il salire sempre più in alto, per sentirsi qualcuno. E per economicamente concedersi maggiori comfort. A qualunque costo ed a qualsiasi prezzo. In alcuni Paesi, un momento di riflessione, incentrato sull’accattivante manuale di John Drake, che punta al Downshifting, scalare la marcia. Ma non solo ridurre la velocità, che accelera certe giornate febbricitanti, per star bene, bensì riorganizzare il proprio tempo, riparametrando il valore dell’esistenza, non finalizzata alla sola sfera lavorativa. Recuperare la qualità delle relazioni sociali, del tempo libero, del relax, sì da ritrovare anche la parte più recondita dell’esistenza. Una marcia diversa, dunque, con cui condurre minori tensioni, riducendo l’orario di lavoro, per le confortevoli pareti domestiche o per l’orticello fai da te! In Italia, ancora da incarnare tale filosofia di vita, solutoria di svariati disagi, specialmente nel mondo dei colletti bianchi, anche imprenditoriali. Pillole di viver sano, al posto del carrierismo tout court, decisamente da somministrare, per una riscoperta autentica dell’esistenza!