Lettera ai ricchi del mondo: protagonisti di storie di vite spezzate, carnefice “la fame”

Giuseppe Lembo

Cari nemici dei poveri del mondo, il vostro egoismo cieco, la vostra mancanza di solidarietà, ogni anno è causa di milioni e milioni di morti, soprattutto di bambini che non diventeranno mai adulti, uscendo dalla vita dopo un breve purgatorio terreno.Voi, con la vostra indifferenza verso l’altro, non vi accorgete delle povertà del mondo. Anche se qualche volta vi capita di accorgervene, per egoismo e sete di ricchezza, fingete di non accorgervene e come se niente fosse, continuate per la vostra strada fatta di egoismi e di un edonismo cieco a danno degli altri, la parte più povera ed ultima del mondo. Ma che vita è la vostra? A quale morale rispondono le vostre coscienze ormai mummificate, per cui indifferenti a tutto?L’indifferenza per un bambino che muore di fame nel mondo è l’effetto feroce di cuori pietrificati e di uomini senz’anima fortemente accecati dal proprio egoismo; purtroppo, non sanno pensare agli altri che nascono, vivono nel bisogno, soffrono e poi, nell’indifferenza di un’umanità sempre più senza anima, muoiono. Che cosa si deve pensare di questo olocausto senza fine? Vi sentite giganti tra comuni e poveri mortali che non hanno niente, neppure l’acqua ed il cibo necessario a garantire il diritto alla vita? A che vi giova la vostra dimensione di “giganti”? Di fatto, siete dei piccoli nani dentro le vostre coscienze pietrificate.Siete dei mostri disumani; dovete imparare a cambiare ed uscire dai vostri ciechi egoismi; dovete ed in fretta, diventare uomini solidali della comunità umana. Dovete trasformare gli egoismi in solidarietà ed acquistare in quanto uomini, la capacità di trasformare, insieme agli altri che sono i poveri della Terra, il mondo che vi circonda. È un atto di amore e di solidarietà verso gli altri. Bisogna imparare a cambiare; bisogna saper ascoltare le ragioni degli altri e fare in modo che nessun bambino, nessun uomo della Terra, muoia per mancanza di cibo e di acqua.È un diritto naturale di tutti gli uomini, pretendere il necessario, per non morire di fame e/o di sete. Cari potenti della Terra il vostro potere a voi amico, è, prima di tutto, un nemico della vostra stessa coscienza; vi rende indifferenti alla vita degli ultimi con radici profonde nel bisogno e non vi permette di vedere i problemi del mondo circostante. Si tratta di problemi importanti ed assolutamente prioritari; riguardano l’uomo e la sua vita negata sulla Terra. È vostro dovere accelerare il cambiamento organizzato su basi globali per pensare a garantire il diritto alla vita anche a quei milioni di bambini che ogni anno, dopo un breve inferno sulla Terra, muoiono nell’indifferenza di tutti, per la grave e disumana mancanza di cibo.Per questo, bisogna saper produrre rapidamente importanti innovazioni; prima di tutto, è necessario aprirsi agli altri e promuovere il dialogo fra la gente che oggi è, purtroppo, sempre più silenziosa, sempre più muta, sempre più sola e balbuziente, essendosi fortemente impoverita dei contenuti linguistici per comunicare con gli altri.Bisogna cambiare; bisogna assumere una diversa condizione etica. Ciascuno deve fare la sua parte e, superando il proprio fare egoistico, lavorare per il bene comune.L’umanità, soprattutto quella fatta da chi non ha proprio niente, è  fortemente riconoscente a quanti avvertono il bisogno di lavorare per il bene comune, trasformando in realtà il sogno di un mondo nuovo, basato su di un nuovo e solidale impegno, per cambiare il mondo.L’uomo del nostro tempo, prima di tutto, deve impegnarsi a ridurre gli sprechi; i consumi non necessari e le tante risorse destinate agli armamenti, vanno utilizzate per l’uomo e non contro l’uomo. Deve essere il primo impegno dell’umanità, quello di svuotare gli arsenali. Il governo del mondo, al primo posto, deve mettere la vita umana. È un dovere di tutti, saper pensare alla vita umana! Occorre nel mondo un ripensamento da parte dell’uomo; occorre un comune grande sforzo, necessario per evitare che, ancora gli ultimi della Terra, vengano al mondo per morire di fame. Che c’è di umano in tutto questo? A prevalere è sicuramente la disumanità; ognuno acquista e conserva per sé beni non necessari; tanto, mentre in molte parti del mondo, milioni di uomini muoiono per mancanza di cibo e di acqua, nell’indifferenza di un’umanità sempre più frettolosa e distratta, per cui si rifiuta di pensare a chi soffre e muore di fame. A te potente laico, re, imperatore, principe, sovrano, governante, ricco banchiere o padrone di grandi ricchezze accumulate per effetto del lavoro umano, non ti deve bastare più il compiacimento dovuto al godimento della tua ricchezza; devi pensare positivo e rivolgere lo sguardo a quella parte sofferente di mondo che è completamente fuori dal tuo mondo. Se insieme, voi potenti del mondo, riducendo le politiche degli sprechi e soprattutto le politiche delle guerre fratricide e non, che richiedono ingenti risorse per arricchire gli arsenali, pensate positivo e rivolgete l’attenzione all’uomo, all’uomo che soffre, all’uomo che nasce e poi ancora bambino, muore per fame, allora si potrà avverare il sogno di un’umanità umanizzata e solidale, capace di costruire un mondo nuovo, un mondo eticamente condiviso, in cui, il diritto alla vita, il primo diritto umano, non sia negato a nessuno, ma sia un diritto vero per tutti.In questo progetto di nuovo mondo ci deve essere anche il contributo dei potenti delle diverse chiese e delle diverse religioni del mondo.Non è proprio più pensabile che il Papa ed i primati di tutte le chiese e delle diverse confessioni, siano indifferenti al grido di dolore che viene dall’olocausto permanente dei bambini che muoiono di fame nel mondo.È naturale chiedersi: perché farli nascere e poi abbandonarli al loro triste destino? Che c’è di umano e/o di divino in tutto questo? Quale valore è dato alla vita umana? Perché farli nascere per poi abbandonarli a morte sicura. Nessun Dio può essere un dio vero per un progetto così disumano ed ingiusto. Potenti della Terra, laici o confessionali che siete, operate insieme per l’uomo e soprattutto per i deboli della Terra che, da rifiuti viventi, non si sentono uomini tra gli uomini, ma relitti umani destinati a vivere sulla Terra la loro comune sorte di ultimi, abbandonati sia dal loro Dio che dagli uomini. Non è possibile tanto! Non è pensabile che nel Terzo Millennio ci sia un miliardo di persone destinate all’olocausto di una guerra feroce, atroce e dimenticata da un’umanità indifferente, essendo in tutte altre faccende affaccendate; non usa il piombo, ma la fame per uccidere.Se non è disumano tutto questo, se non è criminale questo progetto di morte, allora che cosa è la disumanità, il crimine?