Salerno: dott. Gerardo Torre a proiezione “Invisibili”, su danneggiati da vaccino Covid 19

Salerno: dott. Gerardo Torre a proiezione “Invisibili”, su danneggiati da vaccino Covid 19

Carmine De Nardo

 Giovedì 2 marzo alle ore 19,00 nella storica sala del cinema S. Demetrio di Salerno è stato proiettato il documentario “Invisibili” di Paolo Cassina, prodotto da Play Master Movie di Alessandro Amore. L’evento è stato organizzato da Leonardo Lisanti conduttore di AncoRadio Tv web, da Carmen Tortora e da Rosalia Formicola. Il documentario è stato realizzato nel corso del 2022 per raccogliere le testimonianze delle persone che hanno subito gli effetti avversi del vaccino per il Covid19 e dei medici che hanno cercato di affrontare questo problema.  Carlo Ceresoli direttore di liberamentenews.it ha condotto e raccordato gli interventi dei relatori in maniera altamente professionale, senza appesantire l’intera serata ricca di spunti; Carlo Arnese (Medico legale), Giovanni Moscarella (Biologo), Gerardo Torre (medico di base) e Ornella Mariani (Saggista).

Il documentario, che aveva già riscosso un gran successo in Campania, presso il cinema Acacia di Napoli, lo scorso 21 febbraio, con la partecipazione di 1000 persone, ha provocato il pienone anche a Salerno. Sia le relazioni che il dibattito che è seguito alla fine della serata, hanno testimoniato il fatto che ormai sono tante le persone che, nonostante la censura che imperversa sui social delle grandi elite e il pensiero unico del mainstream, hanno la consapevolezza della drammatica realtà in cui viviamo. Esse hanno mostrato con le loro affermazioni,  che sono disposte a combattere per la libertà e per i diritti naturali costituzionali, nonostante le vessazioni di ogni tipo che hanno subito dalle istituzioni durante il lungo periodo della pandemia.

Approfittando della disponibilità di Gerardo Torre, lo abbiamo intervistato, alla fine della manifestazione, per sentire dalla sua viva voce le motivazioni che lo hanno indotto a percorrere la strada più dura e pericolosa durante il lockdown, curando i suoi pazienti in ossequio al giuramento ippocratico.

Quando è incominciata per Gerardo Torre questa tragica avventura della pandemia?

Nel 2020 quando sono andato a fare la mia prima visita a una malata di covid 19, mi trovai al capezzale di una donna di 91 anni, affetta da polmonite interstiziale.

Anche se il figlio era rassegnato di perdere la madre, io non mi sono scoraggiato e ho utilizzato una terapia adeguata come avrebbe potuto fare qualsiasi mio collega che avesse avuto il coraggio di andare a visitare i pazienti.

Quale fu la terapia che lei ha utilizzato?

Una normale terapia idratativa con copertura antibiotica e cortisonici. Poi l’eparina per evitare coaguli e trombi. Io sono stato il primo a livello nazionale ad usarla per il Covid. Oggi questa signora ultranovantenne è ancora viva.

E pensare che il protocollo del ministero della salute consigliava ai medici di usare solo la Tachipirina!

Hanno fatto utilizzare un farmaco inadeguato per la patologia. Poi la dice lunga che hanno osato dire tachipirina usando il nome commerciale del paracetamolo.

Quante persone ha salvato dal Covid?

Migliaia. Li ho salvate tutte con terapie appropriate. Solo chi è andato in ospedale non è sopravvissuto. Se altri cento medici si fossero comportati come me, avremmo salvato tantissime persone.

Invece hanno avuto paura. Dovevano scendere in piazza con la consapevolezza di essere la categoria più importante in quel difficile momento storico e non lo hanno fatto.

Ma il cosiddetto vaccino era necessario che lo facessero tutti?

Sicuramente no. Non era necessario che lo facessero tutti. Soprattutto coloro che avevano superato naturalmente la malattia acquisendo un’immunità naturale.

Eppure tanti hanno fatto il vaccino dopo essere guariti dalla malattia!

E’ stato un grave errore che i medici dovevano evitare che si facesse in modo così generalizzato. Quelli che si sono vaccinati, dopo aver superato il Covid, si sono esposti a tante altre patologie, avendo perso tutti i linfociti T e ritrovandosi con un sistema immunitario deficitario.

Ma il vaccino ha evitato i contagi durante la pandemia?

Pare proprio di no. Infatti è stato dimostrato dalla scienza che chi si vaccina può comunque ammalarsi di Covid e può anche contagiare gli altri.

Allora che cosa pensa in definitiva del sistema sanitario di oggi e della ricerca scientifica?

Purtroppo assistiamo ad una caduta verticale della scienza.