Napoli: grande attesa per liquefazione sangue di San Gennaro

Rita Occidente Lupo

Grande attesa per il miracolo dello scioglimento del Patrono dei Partenopei e non solo, che il Sabato precedente la prima domenica di Maggio ricorda la traslazione dei resti del Santo dall’agro Marciano alle catacombe di Capodimonte. Tre le date nel corso dell’anno, che registrano sempre grande attenzione non solo dei Napoletani in quanto, quando il prodigio non s’è verificato,  situazioni funeste Oltre all’appuntamento del mese mariano, quello notissimo coincidente proprio con la Festività di San Gennaro, il 19 Settembre, anniversario del martirio.

Rarissimamente il prodigio avviene anche  il 16 Dicembre, che ricorda allorquando nel 1631 la lava minacciò di distruggere Napoli e la popolazione implorò il Santo, portando le reliquie in processione. San Gennaro si mosse a favore del popolo orante e la lava si fermò miracolosamente ai confini della città. Quest’anno, a Dicembre, il sangue purtroppo non si è sciolto, per cui dato il momento particolare per la pandemia, sono aumentate le preoccupazioni non solo da parte dei Napoletani, giacché San Gennaro non conosce confini geografici!

Il prodigio che si rinnova nel tempo è sempre interpretato positivamente. Ma non sono mancate date, che non hanno visto l’ebollizione del sangue nelle ampolle  alla data esatta o il miracolo s’è verificato in ritardo…e non son mancati eventi funesti. Nel Settembre del 1939 il sangue non si sciolse e la Germania invase la Polonia. Nel Settembre 1940 niente liquefazione,  l’Italia in guerra. La terribile epidemia di colera a Napoli nel 1973, il sangue era restato solido. Come nel 1980, il 23 novembre ed il terremoto mise in ginocchio soprattutto l’ Irpinia.

Dunque c’è da augurarsi che stavolta San Gennaro sia clemente con Napoli e col mondo intero giacché dinanzi a tale evento che si rinnova, non si tirano indietro uomini qualunque ed eminenti personaggi politici, regnanti ed alti prelati.