Il caos del Pdl

Angelo Cennamo

 Lo spettacolo indecoroso al quale abbiamo assistito per la compilazione delle liste elettorali, gli scontri agguerriti tra conventicole di politicanti locali che hanno sponsorizzato, per non dire imposto, talune candidature piuttosto che altre, e la stucchevole pantomima tra ex aennini ed ex forzisti per il rispetto di un improbabile manuale Cencelli da seconda Repubblica, offrono l’immagine di una politica pietosa ed ingorda, sull’orlo di una crisi di nervi oltre che di consensi. Il tema dell’ultima tornata, alla luce degli ultimi episodi di corruzione che hanno fatto ripiombare il Paese nelle inquietanti atmosfere di mani pulite, sarebbe dovuto essere quello della legalità e del rigore morale. Silvio Berlusconi, reduce dal processo Mills e dal polverone giudiziario che ha investito il suo pupillo Bertolaso, aveva preannunciato un nuovo corso all’insegna della trasparenza e della fedina penale pulita. Ma a scorrere i nominativi di molti candidati del Pdl non sembra che il monito abbia sortito effetto. Altrettanto sconcertante appare la reazione dell’aspirante governatore Caldoro all’inserimento in extremis di alcuni nomi, non graditi per le gravi pendenze giudiziarie che li riguardano. Come potrà Caldoro governare la sua Regione se non è neppure in condizione di scegliere la sua squadra? L’iniziale esautorazione del lanciatissimo “uomo di Berlusconi”, Nicola Cosentino, era sembrata il prologo di una campagna di netta contrapposizione alla scelta del Pd di candidare a governatore l’imputato De Luca. L’immagine candida e fresca del giovane Caldoro contro la controversa figura di De Luca, non ancora uscito indenne dai suoi processi, doveva essere la risposta vincente del centro destra alla logorante occupazione del potere da parte dei Ds prima, dell’Ulivo poi, fino all’attuale Pd. ( cambiano le sigle ma sono sempre gli stessi). A meno di un mese dalle elezioni, invece, lo scenario non si presta a molti distinguo. Gli indagati non mancano, nè a destra, nè a manca. Ma il guazzabuglio che è venuto fuori dalla compilazione della lista del Pdl ci fa pensare più ad una corsa contro il tempo per accaparrarsi un posto al sole, che al nobile intento di salvare la Regione dal malgoverno delle sinistre. 

 

4 pensieri su “Il caos del Pdl

  1. Il PDL non sa neanche presentare le liste per le elezioni e vuole risolvere i problemi della Campania? Forza De Luca!!!

  2. FORSE AVETE RAGIONE!

    PER DE LUCA NON SARA’ MOLTO FACILE, NAPOLI NON E’ SALERNO.

    GLI SBAGLI LI FANNO ANCHE A SINISTRA E CHE LA SPORCIZIA LA METTONO SOTTO IL TAPPETO.

    FORZA CALDORO

    VINA MORRA

  3. vai de luca e vinci…tu non hai padroni…SCAFATI e’ CON TE…
    il pdl impari a rispettare la legge,o ci vogliono governare a botta di decreti?….

  4. NON FATE I MORALISTI E GUARDATE NEI VOSTRI PIATTI TANTO NON SIETE ANGELICI.

    PERCHE’ VI OSTINATE A SCENDERE IN CAMPO SENZA LA SQUADRA AVVERSARIA.

    NON E’ CORRETTO GICARE E POI E’ FACILE FARE GOL.

    CI SAREMO ANCHE NOI. VAI CALDORO

    VINA

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