La Voce e la Vita della Chiesa: Mercoledì delle Ceneri

Diac. Francesco Giglio

Il “Mercoledì delle Ceneri o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri”, è il primo giorno della Quaresima. Esso è orientato alla celebrazione della Pasqua, così come si legge nella preghiera di benedizione delle ceneri. Questo momento forte dell’Anno liturgico ricorre circa quaranta giorni prima della Pasqua e in questo periodo si snodano anche le cinque domeniche di Quaresima e la domenica delle Palme. Questa ricorrenza dipende quindi dalla data della Pasqua che va, all’incirca, dall’inizio di febbraio alla metà di marzo. Il nome “Mercoledì delle ceneri” si riferisce al rito liturgico che caratterizza la Messa del giorno, durante la quale  il celebrante pone una piccola quantità di cenere, ricavata dalla bruciatura dei rami d’ulivo che erano stati benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente, sulla testa dei fedeli. Il significato del gesto è quello di ricordare la caducità della vita terrena e di introdurre all’impegno di conversione della Quaresima. La formula che accompagna l’imposizione delle ceneri ha due modalità: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” (cfr. Gen 3,19) o “Convertitevi e credete nel Vangelo” (cfr. Mc 1,15). Il gesto simbolico dell’imposizioni delle ceneri sul capo si compie come risposta alla Parola di Dio che ci invita alla conversione. E’ l’inizio del tempo di preparazione alla Pasqua. La Quaresima comincia con la cenere e termina con il fuoco, l’acqua e la luce della solenne Veglia del Sabato Santo. Questo è il periodo in cui deve bruciarsi e distruggersi in noi “l’uomo vecchio” per fare spazio alla novità della vita pasquale in Cristo. Il segno e le parole esprimono bene la nostra provvisorietà, la nostra conversione e l’accettazione del Vangelo. Tutto questo rappresenta la novità di vita che Cristo ogni anno vuole comunicarci con la Pasqua.

In questo particolare periodo liturgico la chiesa ci ricorda che:

*   Il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo sono giorni di digiuno e astinenza, mentre tutti i Venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza.

*   Il periodo quaresimale è caratterizzato:

             –  dal digiuno: che simboleggia la partecipazione del corpo nel  cammino della conversione e propizia l’astensione dal peccato;

–        dall’astinenza dalle carni: come segno di povertà, essendo nell’antichità il pesce più economico che la carne e dell’abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale:

–        dalla preghiera: più assidua e intensa, sia individuale che comunitaria, per lasciare sempre più spazio a Dio.

 –   dalla carità: come tempo di più forte impegno verso i fratelli e le  sorelle in difficoltà, perché non c’è vera conversione a Dio senza  conversione all’amore fraterno.

     *   I paramenti del sacerdote sono di colore viola, il colore della penitenza.

*   L’altare è senza decorazioni floreali.

*   Durante la Messa non si canta il Gloria e l’Alleluia.

*   L’organo e gli altri strumenti musicali durante le azioni liturgiche possono essere usati solo per sostenere il canto.