Salerno: mostra di cammei e corallo al Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana

Una originale serie di 34 cammei incisi dal maestro torrese Gennaro Garofalo, sono  stati i protagonisti della mostra “Un Amore di Barocco”, in esposizione presso la restaurata sede del Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana. La rivisitazione del viaggio dantesco (un canto iniziale prefatorio e i 33 canti dell’Inferno) è un unicum nell’immensa serie di immagini della glittica degli artisti incisori di Torre del Greco. Si tratta di gioielli in bassorilievo, già noti nell’antichità, che esaltano, tra le abili mani artigiane dei maestri, la variegata struttura della stratificazione delle conchiglie o le sinuose volute dei rami di corallo. Come Dante ebbe in Virgilio il suo “duce” nel viaggio nel Triregno, Inferno, Purgatorio e Paradiso, così Gennaro Garofalo, abile artigiano torrese, classe1941, si è ispirato alle immagini e incisioni ottocentesche in rame di Gustavo Dorè, riuscendo a interpretare i momenti salienti dei canti. La Divina Commedia da sempre ha ispirato i grandi artisti; la specificità è la friabile, delicata materia calcarea di conchiglie e cammei, una sfida continua all’abilità degli artigiani. “La Campania tutta –ha detto Gennaro Mucciolo, presidente del Consiglio Regionale-, è uno scrigno di tesori che vanno conosciuti ed amati; l’esposizione e il progetto dell’EPT, dell’equipe di Marisa Prearo, “Un Amore di Barocco” ha questo merito, di aver dato delle indicazioni, sia sul piano della rivitalizzazione del Turismo oltre le stagioni solite, ma soprattutto quello di aver delineato alcuni punti salienti su cui lavorare per il futuro: le bellezze storico- artistiche, l’artigianato, lo spettacolo, la gastronomia.” In occasione dell’inaugurazione della mostra, l’Amministratore dell’EPT, Marisa Prearo, ha presentato la “Guida agli itinerari barocchi in provincia di Salerno”, curata da Vito Pinto.