Pellezzano: architettura contemporanea allo Spirito Santo

Lo scorso 4 febbraio, presso il Convento dello Spirito Santo di Pellezzano, da qualche anno diventato magico scrigno di importanti eventi culturali, si è svolto un incontro sull’architettura contemporanea. Occasione per dibattere di architettura ma non solo, la presentazione del secondo volume dell’architetto Aldo Antonio Bruno, che ormai da anni svolge la professione in Italia e all’Estero. Gli onori di casa sono spettati al sindaco Carmine Citro che dopo il suo saluto ha voluto ringraziare della partecipazione i tanti ospiti per poi introdurre Eva Longo, presidente del consiglio provinciale di Salerno e vice sindaco della  stessa cittadina di Pellezzano. La   Longo ha sottolineato come sia importante per Pellezzano ospitare eventi del genere, che coinvolgono professionisti della nostra Provincia e  che accendono i giusti riflettori su tematiche attuali e di grande interesse per le nostre comunità. Presente anche l’assessore alle Politiche Sociali della provincia Giovanni Baldi che non si è sottratto a fornire un proprio contributo al dibattito. Dibattito che ha preso il via dalla relazione dell’autore, che dopo aver spiegato la propria idea di architettura, si è soffermato sulle problematiche legate alla  professione e soprattutto sulle condizioni dell’architettura oggi in Italia che secondo lo stesso, si è consegnata ad un’ estetica internazionale per la presenza di tanti architetti stranieri presenti nel nostro paese diventando una forma di  “sottosviluppo  intellettuale “  e concludendo che esistono ancora margini per concorrere alla realizzazione di opere , capaci di proporsi come espressione positiva in un territorio da esaltare e contemporaneamente da rispettare.Il tavolo dei relatori, moderato da Antonio Braca della BSAE  di Salerno e Avellino, ha visto susseguirsi gli interventi dei presidenti degli Ordini Professionali di Salerno e si evidenzia come sia l’Ing. Zambrano (Ordine Ingegneri) che lo stesso Arch. Caprio (Ordine Architetti) hanno condiviso a pieno quelli che sono i concetti espressi dall’ Arch. Bruno in merito alla situazione attuale che sta vivendo l’architettura e la professione oggi in Italia.Entrambi hanno puntato il dito contro le attuali legislazioni ,che non consentono , soprattutto ai giovani professionisti, di inserirsi appieno nel mondo del lavoro. Questi ultimi, secondo Zambrano sono costretti, nelle gare di progettazione, ad apportare un ribasso sulle competenze tecniche  fino al 100% , fuori da ogni logica, se non quella di poter arricchire il proprio curriculum. Il Presidente Caprio, si è intrattenuto sulla metodologia compositiva utilizzata dall’Arch.Bruno, riconducendola alla triade vitruviana: Utilitas – Firmitas – Venustas, così pure l’intervento del  docente universitario Roberto Vanacore  (UNISA) il quale ha sottolineato come nei progetti esposti e contenuti nel volume vi è una ricerca continua della soluzione ottimale degli spazi di relazione interni , nonché quelli di connessione con i lotti. Le conclusioni, come la presentazione del libro , sono state affidate al docente Enrico Sicignano  della stessa Università , che oltre a ringraziare l’amico e collega Aldo Bruno per averlo coinvolto in questo progetto editoriale e in tutte le iniziative che lo stesso da tempo sta organizzando , si è soffermato sulle condizioni di molti architetti , tra cui l’autore , oggi relegati in una condizione di minoranza attiva, parallela che opera e soffre in silenzio sotto nessun riflettore, ma fortemente impegnati, impotenti  al monopolio della progettazione architettonica di opere pubbliche da parte delle società di Ingegneria e soprattutto delle Archistar. Interessante è risultata ai convenuti anche l’esposizione di alcuni plaitici e di numerosi elaborati grafici di restauro ,  progetti e concorsi  che mostrano chiaramente come l’idea di architettura di Aldo Bruno ha concetti ispiratori semplici e ben saldi alla storia e al luogo in cui si opera.Per questo incontro l’autore , grazie al contributo dello sponsor  Italgraniti s.r.l , ha voluto omaggiare a tutti gli intervenuti il volume, che raccoglie i progetti partecipanti a concorsi di architettura negli ultimi 5 anni.