Salerno: Covid-19, funzioni Papa e Arcivescovo Bellandi per Settimana Santa

La Congregazione per il “Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti” ha emanato un Decreto circa la prassi da adottare nelle Celebrazioni Liturgiche della Domenica delle Palme e del Triduo Santo.

A questo Decreto ha fatto eco la pubblicazione degli “Orientamenti per la Settimana Santa” da parte della Conferenza Episcopale Italiana che tiene conto di quanto emanato dalla Congregazione per le Celebrazioni della Settimana Santa in questo tempo di pandemia.

Il tutto è stato accompagnato da una lettera del nostro Arcivescovo Andrea che esorta tutti ad attenersi rigorosamente a quanto indicato dai documenti ufficiali.

Tutte le disposizioni sono state infine raccolte, dallo stesso Arcivescovo, in un documento finale che contiene gli orientamenti pratici e liturgici per le Celebrazioni della Settimana Santa nella nostra Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno.

Disposizioni per le celebrazioni della Settimana Santa 2020 Indicazioni generali

Perdurando le misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, ci apprestiamo a celebrare la Settimana Santa in una modalità tutta particolare. La Santa Sede e la CEI (vedi gli Orientamenti per la Settimana Santa, del 25 marzo u.s.) hanno disposto che, non potendo spostare la data della Pasqua, i Vescovi e i Presbiteri celebrino comunque i riti che la precedono in luoghi idonei, senza concorso di popolo e, se possibile, evitando concelebrazioni.

2. Pertanto, le solenni celebrazioni Liturgiche previste dal Messale Romano per la Domenica delle Palme e il Triduo Pasquale dovranno svolgersi nelle chiese, a porte chiuse, senza il concorso di popolo. Laddove il Parroco dovesse ritenere utile e opportuno trasmettere in diretta le celebrazioni tramite i mezzi di comunicazione sociale, l’accesso dovrà essere consentito esclusivamente ad eventuali concelebranti, al diacono, al lettore, all’organista, al cantore e al massimo a due operatori per la trasmissione. Si ribadisce l’obbligatorietà di rispettare tutte le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica tra i partecipanti. 3. Tutti i fedeli sono invitati da casa a collegarsi alle celebrazioni del Santo Padre o dell’Arcivescovo o della propria comunità, che verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Assoluzione dei peccati in situazioni particolari

4. A motivo dell’impossibilità per molti di accostarsi come di consueto al sacramento della Confessione prima di Pasqua , si ricorda a tutti la dottrina generale della Chiesa -richiamata recentemente dalla Penitenzieria Apostolica -secondo la quale, nell’impossibilità di accostarsi al confessore, anche solo il proposito di ricevere appena possibile l’assoluzione sacramentale, accompagnato da una preghiera di pentimento, ottiene il perdono dei peccati commessi, anche gravi e la riconciliazione con Dio.

5. In caso di necessità, limitatamente agli ammalati che lo desiderino e a coloro che li assistono e ne facciano richiesta, i sacerdoti hanno la facoltà di dare l’assoluzione simultanea a più penitenti. Il “caso di necessità” si ravvisa quando vi sia pericolo di vita, oppure quando, per timore di contagio o altri motivi, è impossibile avvicinare l’ammalato, o mantenere la necessaria riservatezza. In ogni caso l’assoluzione deve essere data dal sacerdote presente di persona e deve essere udibile, anche a distanza, da chi riceve il sacramento.

La Settimana Santa Domenica delle Palme

Alle ore 10.00 l’Arcivescovo presiederà la celebrazione che inizia con la benedizione dei rami di ulivo e la processione introitale alla Messa. I fedeli, dalle loro case, potranno unirsi in modo significativo a questo rito, o tenendo in mano anch’essi rami di ulivo o di altre piante, oppure esponendo anche un disegno – fatto dai bambini – raffigurante un’immagine o simbolo di pace. Nelle chiese parrocchiali la celebrazione si compia commemorando l’ingresso del Signore in Gerusalemme in forma semplice (terza forma del Messale Romano), cioè con il canto di ingresso previsto dal Messale in forma responsoriale. Non è quindi prevista la benedizione dei rami di ulivo.

2 Messa crismale: Date le attuali limitazioni viene trasferita ad una data successiva alla Pasqua. Si ricorda che, in caso di necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi come previsto dal rituale per il Sacramento dell’unzione e la cura pastorale degli infermi (Introduzione, n. 21 e 77bis).

Messa in Coena Domini: Il Giovedì Santo alle ore 19.00 l’Arcivescovo celebra, in Cattedrale, la S. Messa nella Cena del Signore. Nelle altre chiese parrocchiali si può celebrare con le restrizioni prescritte. Si omette la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione. Il Santissimo Sacramento viene riposto nel Tabernacolo senza adorazione solenne. Non vengono allestiti altari per la reposizione, né sono possibili le visite consuete e le veglie di adorazione. In questo giorno, in via straordinaria, è concessa ai singoli presbiteri la facoltà di celebrare la S. Messa nella Cena del Signore in luogo adatto, senza concorso di popolo. In alternativa si celebri il Vespro, come stabilito nella Liturgia delle ore.

Venerdì Santo: Alle ore 19.00 l’Arcivescovo presiede, in Cattedrale, la solenne Celebrazione della Passione del Signore. Nelle altre chiese parrocchiali si celebra la Passione all’orario stabilito, nella forma prevista e con le limitazioni del momento. Quest’anno, nella solenne preghiera universale si introduca (prima dell’ultima) questa speciale intenzione: X. Per i tribolati Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame, doni la pace, estingua l’odio e la violenza, conceda salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari, speranza e conforto alle famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti. Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice: Dio onnipotente ed eterno, conforto di chi è nel dolore, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità sofferente: salvaci dalle angustie presenti e donaci di sentirci uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime, per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti. Per Cristo nostro Signore Nel rito di Adorazione della Croce si ometta il bacio. Chi non partecipa alla celebrazione della Passione, celebri il Vespro, come stabilito nelle Liturgia delle ore.

Sabato Santo: Alle ore 22.30, in Cattedrale, l’Arcivescovo presiede la S. Messa della Risurrezione nella veglia Pasquale. Nelle Parrocchie tutto si svolga all’orario stabilito, con le limitazioni del momento. All’inizio della Veglia si omette l’accensione del fuoco, si accende il Cero e, omessa la processione, si esegue l’annunzio pasquale (Exsultet). Segue la “Liturgia della Parola”. La “Liturgia battesimale” si compia nella forma più semplice, senza la benedizione del fonte e senza celebrazione di Battesimi. Si mantenga invece il rinnovo delle promesse battesimali. Chi non partecipa alla Veglia Pasquale, celebri l’Ufficio delle Letture come stabilito nella Liturgia delle ore. Quest’anno non sarà possibile compiere la benedizione delle uova e dei cibi pasquali. Una preghiera apposita di benedizione, che si può recitare in famiglia, sarà predisposta dall’Ufficio liturgico.

Domenica di Pasqua: Alle 10.00 l’Arcivescovo presiede la S. Messa in Cattedrale. Per le celebrazioni nelle altre chiese, siano rispettate le stesse indicazioni delle altre domeniche. Nota aggiuntiva Fatte salve le disposizioni sopra ricordate, valide per tutti, i singoli Parroci possono poi aiutare – secondo modalità e forme diverse -le proprie comunità a vivere lo “spirito” della Settimana Santa e della S. Pasqua in comunione con tutta la Chiesa. Prime Comunioni e Cresime nel tempo Pasquale. Su indicazione dell’Ufficio Catechistico Nazionale, si invitano le Parrocchie a considerare l’opportunità di trasferire le Prime Comunioni e le Cresime dopo la pausa estiva, considerando l’interruzione della vita parrocchiale in questi mesi e il poco tempo che ci sarebbe dopo la ripresa, per una adeguata preparazione. Il congedo dai fedeli che muoiono in tempo di restrizioni. Una delle sofferenze più grandi in questo periodo, per quanti hanno dovuto affrontare la morte, è l’assenza del conforto della vicinanza dei propri cari; senza dimenticare le famiglie che non hanno potuto neppure celebrare per i propri defunti i riti esequiali: a tempo opportuno verranno celebrate le Messe di suffragio e ricordati tutti i morti di questo periodo.

È opportuno mettere a disposizione delle famiglie e dei parenti le preghiere che, in assenza del ministro, sono previste per accompagnare il momento della morte e della sepoltura. Avvertenze igieniche per i ministri nell’amministrazione dei sacramenti. Qualora ci sia necessità di amministrare il Battesimo, per imminente pericolo di vita, questo avvenga nella forma abbreviata prevista dal Rito, senza toccare il corpo del battezzando, con guanti monouso per le unzioni. Il Viatico sia portato dal ministro ordinato, senza toccare le labbra del malato, né i familiari, usando mascherina e guanti monouso. Analogamente per l’Unzione degli Infermi il presbitero non tocchi il malato, usi mascherina e guanti monouso. Nelle sagrestie si curi con particolare attenzione l’igiene ambientale e la conservazione delle ostie e del vino destinati alla consacrazione. Si provveda a dotarsi di un dispensatore di soluzione igienizzante e di asciugamani di carta monouso. Si abbia molta cura nel toccare i vasi sacri con le mani sempre pulite.

Molta cura si abbia anche nella purificazione. Il calice lo purifichi lo stesso ministro che vi ha bevuto. Qualora vi sia sospetto di possibile contaminazione l’acqua della purificazione delle dita e dei vasi sacri può essere versata nel sacrario. Anche attraverso queste attenzioni, desideriamo manifestare la premura verso il popolo di Dio che ci è affidato e celebrare nel modo migliore possibile i giorni santi della Pasqua.

Celebrazioni del Santo Padre: Il Santo Padre celebrerà i Riti della Settimana Santa all’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro, secondo il seguente calendario e senza concorso di popolo: 5 aprile 2020 ore 11.00:

Domenica delle Palme e della Passione del Signore – Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa 9 aprile 2020 ore 18.00:

Giovedì Santo – Santa Messa nella Cena del Signore 10 aprile 2020 ore 18.00: Venerdì Santo – Celebrazione della Passione del Signore ore 21.00: Via Crucis (sul Sagrato della Basilica di San Pietro) 11 aprile 2020 ore 21.00: Sabato Santo – Veglia pasquale nella notte santa 12 aprile 2020 ore 11.00: Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore Celebrazioni dell’Arcivescovo 5 aprile 2020 ore 10.00: Domenica delle Palme e della Passione del Signore – Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa 9 aprile 2020 ore 19.00: Giovedì Santo – Santa Messa nella Cena del Signore 10 aprile 2020 ore 19.00: Venerdì Santo – Celebrazione della Passione del Signore 11 aprile 2020 ore 22.30: Sabato Santo – Veglia pasquale nella Notte Santa 12 aprile 2020 ore 10.00: Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore N.B.: Si invitano le parrocchie ad evitare di trasmettere funzioni liturgiche in orari coincidenti con le celebrazioni del Santo Padre (I media della CEI – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu – copriranno le celebrazioni presiedute dal Papa).