Salerno contro legge insicurezza “Incontro con Prefetto positivo, ma continuiamo a vigilare, nessuno deve restare per strada!”

Almeno 100 persone in provincia di Salerno e non meno di 500 in regione Campania rischiano di trovarsi per strada all’inizio del 2020. Questa situazione si potrebbe verificare come effetto della combinazione tra il decreto sicurezza 113 del 2018, che ha cancellato la protezione umanitaria per le persone richiedenti asilo e limitato l’accoglienza nei centri di competenza comunale, e due circolari del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del 18 e 19 dicembre relative ai centri di accoglienza ex sprar – siproimi. Si tratta di una decisione che andrebbe a colpire indistintamente famiglie con bambini già inseriti in percorsi scolastici e persone con condizioni di vulnerabilità sociale e sanitaria.

Per questo motivo, Il Tavolo asilo nazionale ha chiamato alla mobilitazione nella giornata del 27 dicembre presso tutte le prefetture. Un presidio è stato organizzato anche a Salerno per chiedere al Prefetto, nell’immediato, di sospendere ogni procedura che lasci persone per strada. Questa necessità, insieme a tutte le ragioni di ordine giuridico, è stata rappresentata da una delegazione al dirigente della Prefettura di Salerno dott. Vincenzo Amendola.

In particolare, è stata ribadita la necessità di abrogare i decreti (in)sicurezza e ripristinare i progetti SPRAR, gli unici in grado di garantire l’esercizio dei diritti fondamentali che la nostra costituzione riconosce a tutti, anche agli stranieri richiedenti protezione internazionale.

È stato sottolineato, inoltre, come queste circolari non tengano conto delle sentenze dell’ultimo anno che hanno smantellato quei decreti. Di conseguenza, la Prefettura di Salerno è stata invitata a segnalare al Ministero l’infondatezza e l’illegittimità di quelle circolari.

Nei prossimi giorni la rete di gruppi e associazioni, già in passato mobilitata attraverso la rete Salerno contro i decreti (in)sicurezza, continuerà a vigilare affinché non ci siano violazioni di diritti. La stessa rete invita gestori ed operatori dei centri sprar alla tutela delle condizioni soggettive, non lasciando nessuna persona per strada o oggetti di trasferimenti coatti.

 Salerno contro la legge insicurezza