Salerno: Attivo unitario Cgil, Cisl e Uil su Legge di Bilancio 2019 con Luigi Sbarra, segretario nazionale aggiunto Cisl

Si terrà domani, venerdì 9 novembre 2018 alle 9.30 presso la Camera di Commercio di Salerno (via Roma, 29), l’attivo unitario provinciale di Cgil, Cisl e Uil sulla piattaforma nazionale in merito alla legge di Bilancio 2019. Le conclusioni saranno affidate al segretario aggiunto della Cisl nazionale, Luigi Sbarra.

Anche nel Salernitano, dunque, Cgil, Cisl e Uil continuano ad affermare con forza la necessità che lo sviluppo del Paese Italia sia supportato da politiche espansive e sostengono, in coerenza con le linee espresse dalla Confederazione Europea dei Sindacati, che sia necessario il superamento delle politiche di austerity che, in Italia come in Europa, hanno determinato profonde disuguaglianze, aumento della povertà, crescita della disoccupazione in particolare giovanile e femminile. “La manovra del Governo, pur rappresentando una prima inversione di tendenza, mostra elementi di inadeguatezza ed è carente di una visione del Paese e di un disegno strategico che sia capace di ricomporre e rilanciare le politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo sostenibile e al lavoro”, affermano i vertici delle tre sigle sindacali. “L’utilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla manovra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualità, in particolare per i giovani e le donne, che siano in grado di contrastare l’esclusione sociale e la povertà, che determinino processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno. che prevedano investimenti in infrastrutture materiali e sociali; innovazione, scuola, formazione e ricerca, prevenzione e messa in sicurezza del territorio e che sostengano le politiche industriali. La manovra traccia, invece, un percorso diverso: mancano le risorse per gli investimenti poiché si privilegia la spesa corrente, si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determinano creazione di lavoro ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza. Il contrasto alla povertà è senza dubbio una priorità per il Paese, ma la povertà non si combatte se non c’è lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche del paese: sanità, istruzione e servizi all’infanzia e assistenza. Del tutto assenti sono i riferimenti all’innovazione nella Pubblica Amministrazione e al rinnovo dei contratti in essere e di quelli futuri.