Basta con la politica italiana di un potere senz’anima!

Giuseppe Lembo

Gli scenari italiani sono veramente tristi. Secondo il renzismo lungamente di casa da NOI, chi diceva questo, era per gufismo di un comunicare senz’anima, il frutto di un’italianità del niente che non sapeva volere bene all’ITALIA.

Magari! Purtroppo, non era e non è assolutamente così! Chi esprime le sue preoccupazioni per le tristi condizioni italiane, lo fa con allarmata preoccupazione, per il suo FUTURO SEMPRE PIÙ NEGATO. Lo fa, con una sua triste impopolarità per le cose dette non contro l’ITALIA, ma contro quel suo tempo politico tristemente deviato che tanto male fa all’ITALIA ed agli ITALIANI, sempre più frastornati ed indifferenti al FUTURO NON PIÙ PARTE DI NOI.

Un FUTURO NEGATO per le tante dismissioni e delocalizzazioni che hanno sradicato dal suolo italiano quella”RISORSA ITALIA”, sempre più lontana da NOI italiani dismessi, cancellati e dal FUTURO NEGATO. La Prima REPUBBLICA, con grande entusiasmo italiano, aveva fatto l’ITALIA, dandole un’anima da grande PAESE CIVILE, DEMOCRATICO ed attivamente PARTECIPE da PROTAGONISTA, a costruire il proprio FUTURO. In questo tempo saggio e virtuoso per l’ITALIA che, guardando il suo passato ha saputo camminare in un presente impegnato a crescere insieme, per insieme costruire il FUTURO in cui gli italiani convintamente credevano, individuandosi nella virtuosità dei suoi percorsi. Tanto fino agli inizi del 1990 del secolo scorso, un tempo di saggio impegno, tragicamente interrotto da un fare umano e politico assolutamente poco saggio e sempre più tristemente impegnato a fare male all’ITALIA ed agli ITALIANI in cammino verso una crescente indifferenza esistenziale e sempre più protagonisti di un negativo italiano che nei nostri giorni ha il volto disumano e triste da ITALIA NEGATA. Tanto, partendo dai percorsi negati della CULTURA, dei SAPERI e della CONOSCENZA, poi materializzati, cammin facendo, in una crescente dismissione dei territori, del saggio fare produttivo e di una vita di insieme sempre più virtuale ed incapace di stare saggiamente insieme in una SOCIETÀ DELL’ESSERE, capace di volersi bene e di pensare al bene comune, sempre più indifferente al “TUTTO ITALIANO”, con gli uni contro gli altri armati, attenti a cancellare il positivo italiano, sempre più ricco di dismissioni e delocalizzazioni, con una FAMIGLIA sempre meno FAMIGLIA, una SCUOLA sempre meno sacro tempio del sapere ed una SOCIETÀ degli uni contro gli altri armati, incapaci di volersi bene e di camminare con saggezza sulla strada del FUTURO che, da sempre, per costruirlo ha avuto bisogno della saggezza condivisa di un insieme umano capace, prima di tutto, di volersi bene. Purtroppo, tutto questo è mancato alla povera ITALIA NOSTRA che oggi si ritrova tristemente dismessa e delocalizzata e con le certezze di un FUTURO SEMPRE PIÙ NEGATO. SEMPRE PIÙ CANCELLATO e dal crescente mondo di un avere-apparire che non sa volersi bene e che si nega sempre più tristemente all’ESSERE per percorsi italiani di umanità Nuova e Solidale, capace di ridurre la disumanità cresciuta di una povertà italiana, ben oltre la soglia dei dieci milioni e di un prossimo dimezzamento del POPOLO DEGLI ITALIANI che, come da previsioni ISTAT, nel 2060, sarà ridotto a soli trenta milioni di italiani, con una popolazione fortemente invecchiata ed un territorio senz’anima, sempre più tragicamente dismesso.