Vietri sul Mare: sulla Divina Costa, grande successo “Calabria guerriera e ribelle” di Giampiero Mele

Plaudito da una numerosa platea il libro di Giampiero Mele “Calabria guerriera e ribelle”. Voluta dalla Sidelmed, presieduta dall’ingegnere Francesco Terrone, ben noto anche nella sua versatile vena poetica la serata, condotta da Rita Occidente Lupo, Direttore Responsabile del quotidiano dentroSalerno, ha vantato una fitta rappresentanza istituzionale e di qualificato pubblico tra cui: il Sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano, l’assessore alla cultura di Vietri sul Mare Giovanni De Simone, la consigliera comunale di Vietri sul Mare Antonella Raimondi, la viceSindaca di Nocera Superiore MariaJosè Vigorito, la presidente dell’Associazione Amici di Villa Calvanese di Castel San Giorgio Maristella Caputo, l’on.Guido Milanese, l’ex Sindaco di Montecorvino Rovella Giuseppe D’Aiutolo, il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Gaetano Amatruda, il neuropsichiatra Francesco Guarino, la prof. Rita Maria Bucciarelli e tanti amici e curiosi di salutare l’autore imprenditore, che ha voluto omaggiare la terra natìa dei suoi genitori, senza corde di negatività. Nel senso che a Mele interessa mettere in luce un territorio ameno, culla di personaggi che hanno calcato un’orma autorevole. Il suo lavoro storico, non a caso è stato, pertanto, presentato a Cuba, Toronto, Cosenza, Camera dei Deputati, Amsterdam, incassando ben tre premi e gli elogi del Presidente Giorgio Napolitano, del presidente Sergio Mattarella e dell’ex regina del Belgio, Paola Di Liegi. Da Annibale, Spartaco, Gioacchino da Fiore, Giulia figlia di Augusto, il cursore su un territorio ammantato di una natura ammiccante in ogni tempo. Per l’autore, il riscatto degli autoctoni che, emigrati, hanno realizzato stabilità economiche e sociali, come a Toronto. Il mouse in una ricerca, senza battute d’arresto, rende la pubblicazione di notevole pregio, per la dovizia di particolari. “Ho sempre amato la storia- ha rivelato nel corso dell’incontro, a microfono aperto, tra una slide e l’altra, partendo dai bronzi di Riace, Mele-, per cui, dopo aver lavorato in Russia e nei Paesi Baltici, l’idea di un’altra pubblicazione “Fili d’ombra”, sempre storica. Quest’anno, che ricorre anche il centenario dei Paesi Baltici, ho pensato di dare alle stampe quest’altro prodotto letterario, che sarà anche tradotto in inglese, per un contratto firmato col Canada. Mio padre, Cavaliere del Lavoro, mi ha trasmesso la passione per il lavoro, per cui calco le sue orme da amministratore della società di telecomunicazioni da lui fondata, che mi vede anche in Confindustria nel Lazio. Anche se nato a Roma, i familiari ancora in Calabria mi pungolano a puntatine verso territori che meritano attenzione, come la Sila. E nel mio testo, poichè si rischia, quando si tratta tale Regione, di scivolare o nel vanto o nell’accusa nei confronti degli abitanti, ho creduto di volare alto, bypassando anche luoghi comuni e marchi in negativo, spesso verganti il Sud: la Calabria ha tanto da raccontare ancora, perchè la sua storia…la nostra storia!”