3° posto a bocce da parte della squadra di Salerno a Roma, una giocatrice di Mercato San Severino

Anna Maria Noia

Il gioco delle bocce, uno sport assai praticato in particolare dalle persone anziane (ma non solo), sta prendendo sempre più piede in provincia di Salerno. Anche come competizione agonistica, soprattutto al femminile. Lo testimonia lo splendido risultato ottenuto dalla squadra (composta da sette donne) in rappresentanza di Salerno, alle recenti competizioni – appunto di bocce – tenutesi sabato 16 settembre, in quel di Roma. Al bocciodromo della omonima federazione, in Coppa Italia. Dove le atlete salernitane – tutte agguerrite – hanno conquistato un meritatissimo terzo posto. Tra di loro, alcune esponenti del nostro capoluogo di provincia provenivano da Mercato S. Severino: è il caso di Teresa Rescigno. Che – insieme ad altre campionesse del circondario – ha dato onore e lustro non solo a Salerno (e provincia) ma anche alla Campania, distinguendosi a livello nazionale. Ecco, per la cronaca, i nominativi delle virago che hanno portato il team salernitano al gradino più basso del podio – remunerate con medaglie, mentre la squadra prima classificata ha ricevuto la coppa (oltre alla Rescigno): Roberta Romano, Maria Lamberti, Anna Pia Caputo, Maria Rosaria Tedesco, Linda Santoriello, Agostina Siglioccolo. Sette personaggi in cerca di vittoria, ragazze e donne molto agguerrite. Per arrivare a tale qualifica, le sette sportive hanno dovuto sostenere dure gare e selezioni. Dapprima – all’inizio del “campionato” – i comitati presenti ai contest erano cinquanta; poi sono rimasti in otto. Le squadre affrontate dal club “ippocratico” sono state: Pesaro Urbino, al primo posto; Reggio Emilia (secondo – le Nostre hanno perso in semifinale con tale squadra); terzi ex aequo Salerno e Frosinone. Inoltre, team forti quali le compagini di Varese, Milano, Bologna, Oristano (battuto). Anche le donne, dunque, volano alto – tra Salerno e l’Irno. E i giovani, una coppia di ragazzi appena maggiorenni – che sono campioni italiani. Le sette atlete si sono alternate in diversi momenti e per varie specialità: coppia, terna e singolo. Uno sport, un’attività ludica per tutti – che nell’hinterland provinciale ha molti estimatori o campioni – tra giovani e senior. Vari i club di fan e appassionati. Per un gioco che è popolare ma non aggressivo, dai 10 ai 70 anni. Per gareggiare occorrono precisione, occhio, intelligenza, mira, lealtà – caratteristiche proprie delle bocce. Da sottolineare che le vincitrici sono donne di famiglia, non quindi sportive tout court. Che si divertono e trascorrono giocando qualche attimo della loro frenetica vita di mogli e di madri, per un diversivo lecito e opportuno. Qualcuna gioca da quattro o cinque anni, sempre affrontando la quotidianità.