Pellezzano: consiglio comunale al veleno, maggioranza vacilla

Rita Occidente Lupo

Un tormentone, quello che i social rimandano in segno di malessere nell’amministrazione comunale, capeggiata dal Sindaco Giuseppe Pisapia. Lo squarcio, creato dalle dimissioni dei due assessori Michele Murino e Francesco Morra, dopo quelle anche del presidente del consiglio comunale  Nicola Raffaele Coviello e di altri consiglieri . Una maggioranza che non riesce ad esser coesa e che perde pezzi per strada, quanto anche i cittadini presenti all’assise, hanno dovuto constatare. Con un “ritorno” sulla scena della senatrice Eva Longo, che dopo aver occupato la prima poltrona comunale per lunghi anni, freme nell’attesa di poter cingere la fascia tricolore, per dare una svolta alla fase stagnante che l’Amministrazione sta vivendo. Di qui le mosse per l’abbandono dell’aula: dopo la lettura delle dimissioni da parte di Murino e l’intervento di Morra, sfatando ogni eventuale illazione su un suo passo indietro, l’abbandono dell’assise, per mancanza di numero legale, a detta della Longo. Morra ha anticipato la costituzione di un gruppo autonomo, per mancanza di sintonia amministrativa, venuti meno i presupposti della fiducia, anche alla luce della nomina nel Gal di Pasquale Giordano “avvezzo a mutar frequentemente casacca”. “Prendo atto della crisi politica che da anni si trascina in questo Comune: mi sarei aspettata una parola del Sindaco sulla formazione della nuova Giunta e dei chiarimenti, in apertura d’assise, anzicchè ratificare la toponomastica commemorativa. Pertanto, l’abbandono della seduta, non sussistendo le condizioni di prosieguo valido. Non possiam continuare questo consiglio farlocco, prenda il Sindaco atto di non aver più la maggioranza e non essendoci più agibilità democratica noi ci ritiriamo.” Usciti dall’aula Coviello, Murino, Morra, Longo e Napoli, il Sindaco ha preso la parola, rimarcando che l’atteggiamento dell’opposizione negativo, per assenza di dialogo sulle linee amministrative chiamate in ballo da Murino e Morra. Anche il resto dell’opposizione, dopo l’intervento del consigliere D’Agostino, ha lasciato lo scanno. Sdegno nella maggioranza: Maria Farina e l’assessore De Sio hanno stigmatizzato come la frettolosità di lasciare la seduta, da parte di chi in maggioranza un tempo, non corretto all’occhio pubblico, nel rispetto del mandato civico. “Che io ho onorato sempre, giacchè quando mi sono insediato, dinanzi agli enormi debiti erariali, la tentazione di tirare i remi in barca, notevole. Rinunciando anche alla mia indennità, come garantito in campagna elettorale e con grandi sforzi, abbiam cercato di contrarre il debito pubblico anche nei confronti di fornitori. E continueremo a lavorare più che mai, con la Giunta c’è e come: dal vice Sindaco Tommaso Esposito, passando per Antonella Aliberti, Marzia Giordano, Lidia De Sio, Giuseppe D’Auria. Chi ha creato caos col suo voltarci le spalle, ha tentato di dialogare in modo errato: chiedendo la sua candidatura sindacale, al mio posto per il prossimo mandato! Francamente non capisco perchè dovrei vivere con la spada di Damocle di un continuo tentare di destabilizzarci: chi in passato ha retto la cosa pubblica, ha creato tanti debiti, come ben verifica Esposito. Non mi faccio sfiduciare e vado avanti nel servire la popolazione, contrariamente a chi interessa solo il proprio protagonismo!”