Obama a Milano: fiori, striscioni bagno di folla e compensi da capogiro!

L’ ex Presidente degli Stati Uniti è arrivato in città,  lunedì a mezzogiorno, per partecipare alla terza edizione di Seeds&Chips, il summit internazionale ideato da Marco Gualtieri, che nei padiglioni di Fiera di Milano a Rho per quattro giorni svilupperà i temi legati al cibo e all’innovazione nel settore alimentare. Barack Obama è atterrato all’Ata di Linate, lo spazio privato dell’aeroporto cittadino della Sea  e si è diretto verso il centro di Milano con un corteo di 14 auto, aperto dai poliziotti in moto e chiuso da un’auto della Polizia locale, mentre un elicottero sorvolava la zona. Davanti al Park Hyatt Hotel, dove alloggerà e dove due anni fa erano state la moglie Michelle e le figlie in occasione della loro visita per Expo 2015, si è radunata una folla di curiosi e fan venuti ad accoglierlo. L’ex presidente è sceso da uno dei due suv blindati ed è entrato nella struttura, dove ha pranzato. Imponenti schieramenti delle forze dell’ordine.  Al centro della visita milanese dell’ex presidente degli Stati Uniti, il keynote speech che ieri  pomeriggio, a Seeds&Chips, prima di “duettare”, sempre sui temi legati al cibo e al suo futuro, con Sam Kass, lo chef-consigliere della Casa Bianca che segnò la svolta salutista sotto la sua presidenza. Milano è la prima tappa di un viaggio che porterà l’ex presidente in altre città italiane: qui non è accompagnato dalla moglie Michelle, che lo raggiungerà a Firenze, e che lo aveva preceduto in visita in occasione di Expo nel 2015. Durante il suo soggiorno riceverà anche le chiavi della città dal sindaco Beppe Sala. Obama è stato  accolto in Fiera dalle massime autorità politiche cittadine. Il sindaco Giuseppe Sala gli consegnerà il Sigillo di Milano, il governatore lombardo Roberto Maroni, pur trumpiano, renderà omaggio all’ex presidente democratico. Oltre a Renzi, ci sarà anche il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che  ha svelato: “Regalerò al presidente Obama i semi provenienti dall’isola di Lampedusa, semi che provengono dal progetto l’Orto di Lampedusa dell’associazione Terra!, che ha realizzato una rete di orti per rilanciare l’agricoltura locale, riscoprendo specie autoctone a rischio scomparsa”. A parte questo appuntamento, l’agenda di Obama a Milano è piuttosto top secret, ma lunedì si è dedicato alla cultura visitando la Pinacoteca Ambrosiana e il Duomo e alle 17 circa  ha avuto un  un colloquio privato con il neo segretario del Pd Matteo Renzi, con cui si è poi diretto ad una cena a Palazzo Clerici, sede dell’Ispi. La cena è stata organizzata in due momenti:  l’incontro con i vertici dell’istituto di studi superiori di politica estera, il presidente Giampiero Massolo, il vice presidente esecutivo e direttore Paolo Magri, e i vice presidenti Franco Bruni e Carlo Secchi, oltre ad alcuni ricercatori, per un breve scambio di battute. Tema della discussione: le questioni di politica globale, le prospettive dell’Europa e i conflitti internazionali. A seguire, la cena organizzata dalla Obama Foundation e ospitata a Palazzo Clerici nonchè affidata allo chef stellato Francesco Cerea che ha ideato un menù di vere eccellenze italiane.  Circa 15 ospiti scelti dalla stessa fondazione americana: oltre al segretario del Pd,  Matteo Renzi e all’ex premier Mario Monti, sono stati presenti il numero uno di Tod’s Diego Della Valle, l’ex presidente di Confindustria e presidente di Eni Emma Marcegaglia, il presidente della Fca John Elkann, il Ceo di Pirelli Marco Tronchetti Provera, la presidente di Poste Italiane Luisa Todini, l’ex presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta. Non ha potuto intervenire invece Donatella Versace. Obama è arrivato in auto intorno alle 18.45, accompagnato dal segretario del Pd Matteo Renzi.  Renzi, è arrivato al Park Hyatt di Milano verso le 17 per incontrare Obama “Felice di aver rivisto a Milano un amico e un grande leader, Barack Obama,  in gran forma che ha ancora molto da dire e da dare alla politica mondiale”.  Dopo quasi tre ore dal suo arrivo al Park Hyatt, Barack Obama ha lasciato l’hotel in auto, per visitare la Pinacoteca ambrosiana. Prima di salire in auto ha salutato i fan appostati nella via laterale e ha fatto lo steso una volta giunto a destinazione. Poi, ha visitato il Duomo accompagnato dall’arciprete Gianantonio Borgonovo. Gli appuntamenti-clou di Obama, però, sono in programma per oggi. L’ex presidente americano parlerà alle 14 in punto. Il suo ‘speech’ di oltre mezz’ora toccherà i temi legati al cibo, alla scarsità di risorse alimentari e all’inquinamento atmosferico. Non solo. L’ex numero uno degli Usa duetterà per 45 minuti con Sam Kass, lo chef che ha lavorato fino al 2014 alla Casa Bianca ed è stato l’ideologo della campagna ‘Let’s Move’ voluta da Michelle Obama per combattere l’obesità in America.  A introdurre l’intervento dell’ex presidente Usa sarà lo speech di un minuto della 18enne italo-americana, Morgane Kendregan. Una scelta, quella di puntare su una giovanissima, voluta da Gualtieri che a Seeds&Chips ha dato un ruolo da protagonisti ai giovani e alle loro imprese. L’evento in Fiera con Obama è a porte chiuse.  I 3.500 partecipanti hanno dovuto sborsare un ‘Vip platinum’ da 850€ a testa valido per tutte e quattro le giornate di Seeds&Chips, in programma da oggi a giovedì. Gli interventi di Obama saranno lautamente retribuiti. La cifra esatta non è stata svelata dall’organizzatore del summit Marco Gualtieri, ma nei giorni scorsi negli Stati Uniti si è discusso del compenso che l’ex presidente chiederebbe per parlare in pubblico: 400.000 dollari. Uno ‘speaking fee’ tra i più alti mai chiesti dagli ex inquilini della Casa Bianca ….

Ellera Ferrante di Ruffana