Colf qualificate!

di Rita Occidente Lupo

Badanti senza formazione, improvvisate per motivi di sopravvivenza ad indossare panni da infermiera o da colf. A scapito di adeguata assistenza agli anziani, che lamentano spesso anche una carenza igienica adeguata.  Specialmente nella somministrazione dei farmaci, giacchè non sempre le straniere parlano e comprendono speditamente la lingua italiana. Di qui le insicurezze di tanti, che sentendosi sempre più fragili, pur riconoscendo d’aver bisogno d’assistenza continua, temono di poter esser vittime di errori. Di qui il progetto, in alcune regioni italiane, voluto dalla SIGG (la Societa’ Italiana di Geriatria e Gerontologia) per la formazione dei caregiver: badanti e familiari in 12 ore di lezioni e 30 ore di e-learning a distanza. Un’iniziativa che mira a formare il personale, che poi s’ aggiunge alle liste d’attesa, presso parrocchie ed enti, di quanti cercano di ricoprire un ruolo assistenziale alla terz’età. Un mini pronto intervento, notizie spicciole infermieristiche, dal fare un’iniezione, alla misurazione della pressione o della glicemia, compresa la somministrazione corretta dei farmaci e le tecniche di mobilizzazione e igiene dell’anziano.