Cava de’ Tirreni: scrittura creativa alla Scuola Media “Balzico”

Cava tra cultura e tradizione

Cava de’ Tirreni una piccola città campana, appartenente all’area salernitana ricca di storia e tradizioni. La cittadina caratterizzata da un piccolo centro, che si anima di notte soprattutto il sabato, costituito dal duomo e da una fontana, però ciò che rende Cava un luogo unico nel suo genere sono i portici costruiti in epoca medievale che permettono a chiunque di godersi la città anche con il cattivo tempo. Un’ importante metà turistica è l’abbazia della Santissima Trinità, fondata da sant’Alferio Pappacarbone nel 1011. Questa importantissima chiesa cavese è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO ed è molto apprezzata dagli stranieri che hanno l’opportunità di visitarla. Cava nonostante le sue piccole dimensioni ha una storia molto ricca come le più importanti cittadine italiane. La storia di questo centro inizia fra I-II secolo d.C. (epoca romana imperiale) con l’insediamento di alcune famiglie nobili romane; in epoca longobarda la città fu sotto il controllo di Salerno e proprio in questo periodo iniziarono ad aumentarono gli insediamenti rurali. Successivamente durante il dominio angioino l’economia cavese si sviluppò fortemente e raggiunse il suo apice tra il XV ed il XVI secolo. Molto più tardi ovvero nel 1800 l’economia cavese subì un arresto a causa delle macchine introdotte nelle fabbriche a Salerno, però grazie alla coltivazione del tabacco la situazione migliorò; nel XX secolo la città vide scorrere sangue per le sue strade, infatti dovette assistere agli orrori della 2^ Guerra Mondiale. L’economia cavese poggia sulla presenza di industrie di piccola e media dimensione e soprattutto sul commercio. Oggi, questo centro sta iniziando a riprendersi dopo la crisi economica del 2008, che ha messo in ginocchio tutta l’Italia. Per quanto riguarda le tradizioni folcloristiche sono presenti numerose feste che richiamano eventi della storia cavese. Due sono le più importanti, la festa di Montecastello, che viene celebrata ogni Giugno, per ricordare la miracolosa eliminazione della peste, che colpì Cava nel 1656 e la disfida dei Trombonieri. Questa è la rievocazione della battaglia di Sarno in seguito alla quale una pergamena in bianco che fu data in dono ai cavesi dal re Ferrante, nel 1460, che manifestò in questo modo la sua gratitudine per averlo salvato. La manifestazione prevede una gara fra 8 gruppi appartenenti ai 4 distretti della città. Cava insomma. si può definire una piccola perla che risplende in un paese che come lei è ricco sia per le proprie tradizioni, sia per la propria cultura. Mattia Muoio IIIG     

Intervista alla docente di Lettere

-Qual è il suo nome?:Rosa Lupi Milite –Cosa insegna?:Lettere, Storia, Geografia e Latino-Dove Vive?:Cava De’ Tirreni -Cosa l’ha spinta a diventare insegnante? La passione per questa professione.-Prima di ottenere un posto fisso alla Scuola Media Balzico ha insegnato in qualche altra scuola?Se sì in quale? In molte altre, dato che la carriera dell’insegnante comporta molta gavetta.Ho insegnato inizialmente in alcune scuole elementari, poi in alcune scuole medie di Pavia, Vallo Della Lucania, Nocera e Cava De’ Tirreni.-È d’accordo con le nuove riforme del Presidente del Consiglio Matteo Renzi? Assolutamente no, ritengo che la sua legge abbia rovinato la scuola non tutelando nè i ragazzi e tantomeno il corpo insegnanti. -Ha mai pensato di cambiare scuola o lavoro? Scuola mai, perché mi affeziono molto ai ragazzi. Ogni tanto ci penso, ma non lo potrei mai fare. -Lei è PRO o CONTRO i libri e le lezioni online? Per quanto riguarda i libri preferisco il cartaceo, ma sono d’accordo sul fatto di integrare il cartaceo con l’interattivo anche per aiutare i ragazzi.-Dopo anni di esperienza, per lei è facile comprendere i ragazzi alle prese con l’adolescenza? Diventa sempre più difficile comprendere i ragazzi dato che il divario generazionale diventa sempre di più. Nonostante ció cerco sempre di mantenermi al vostro livello anche grazie al fatto che ho due figli adolescenti. -Ha mai fatto favoritismi? Mai e mai li farò.Forse soltanto conoscendo di più un alunno, da lui pretendo di più, ma il favoritismo di regalare un buon voto a chi non studia mi sembra ingiusto. -Si diverte nel fare il suo lavoro? Sì, anche molto, nonostante alcuni momenti no, come d’altronde in tutti gli altri lavori, ma l’essenziale è divertirsi.Vorrei dedicare tutto il mio tempo all’insegnamento, ma ormai la scuola è diventata anche altro con varie distrazioni.-Quali sono le difficoltà del suo lavoro?
Le maggiori difficoltà sono legate alla mancanza dello Stato che in molte occasioni non supporta noi insegnanti , lasciandoci soli e  non guidandoci.-Quali sono le cose che è costretta a fare anche se non vorrebbe? Beh,vorrei fare soltanto l’insegnante e non la burocrate e tutte le altre attività al di fuori dell’insegnamento.-Come si trova nella scuola in cui insegna? Molto bene
-Ha mai avuto divergenze con dei suoi colleghi? Questo nel mondo del lavoro è quasi all’ordine del giorno. L’essenziale è peró sapersi sempre confrontare, saper dialogare e saper capire le cose.{La ringraziamo per la disponibilità}
Gli alunni della 3I
OSCAR BARBA, ANTONIO FAIELLA, FEDERICA PUGLIESE, CLAUDIA PISAPIA, ANNA CATERINA TAIANI e ANNA ARMENANTE