Regione Campania: Gambino su approvazione riforma Servizio Idrico Integrato

L’approvazione della legge regionale di riforma del Servizio Idrico Integrato, a firma De Luca – Bonavitacola, avvenuta ieri ad opera del Governatore e del Partito Democratico, in dieci minuti e senza consentire nemmeno la discussione dei 16 emendamenti da me riproposti in aula dopo che erano già stati bocciati nella Commissione Consiliare Ambiente a guida PD, rappresenta, da un lato, un fatto grave e deleterio per i cittadini campani che saranno costretti per i prossimi decenni a vedere intensificati i soprusi, le vessazioni, le tariffe esagerate che già da anni subiscono e, dall’altro lato, un grave vulnus della Democrazia Partecipativa e dell’affermazione indiscutibile del fatto che il PD è totalmente subordinato ai gruppi imprenditoriali del Settore Acque tanto da violare spudoratamente, pur di fare gli interessi di essi, addirittura norme legislative in vigore. Riaffermare e potenziare lo STATUS QUO, mantenere in vita GORI SPA almeno fino al 2032 consegnandogli addirittura la gestione di ulteriori impianti di proprietà regionale (o fino a ieri detenuti dall’Ausino) nonché la possibilità di diventare a breve il gestore unico Regionale, affidare l’intera gestione del ciclo delle acque Regionale ad un Direttore Generale con Laurea Magistrale, impedire ai Sindaci ed ai cittadini di poter svolgere ogni azione di decisione e di controllo in un settore così delicato, evitare addirittura di approfondire “ gli affidamenti gestori in atto”, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano la grave decisione assunta coscientemente ed arrogantemente dal Partito Democratico. Spiace dover constatare che ex Sindaci ed esponenti autorevoli della Rete dei Sindaci, oggi consiglieri regionali, abbiano sacrificato anni di battaglie e soldi pubblici spesi contro la GORI SPA – della quale se ne chiedeva addirittura la liquidazione – sull’altare dell’interesse di partito totalmente asservito ai forti gruppi imprenditoriali del settore. Così come spiace constatare che autorevoli consiglieri regionali del Partito Democratico, con i quali ho condiviso – nella precedente legislatura – mesi di battaglie contro un Disegno di legge analogo impedendone addirittura la discussione in aula, abbiano, in un batter d’occhio, cambiato opinione e si siano limitati – in 10’– solo ed esclusivamente ad alzare 26  volte la mano per approvare una legge di riforma del Servizio Idrico Integrato che è contro i cittadini, contro i Sindaci e contro il ruolo regolatore e gestore del Pubblico come sancito dagli esiti referendari del 2011. Pur consapevole che da oggi la Regione Campania, grazie a DE Luca – Bonavitacola e al Partito Democratico, ha rafforzato ancora di più la posizione di GORI SPA, proseguirò la mia battaglia a difesa degli interessi delle comunità residenti, fermamente convinto che essa non si è conclusa ieri, né si affievolisce di fronte all’arroganza di un Partito Democratico che ha anche tradito affermazioni, convinzioni, impegni propalati a iosa in campagna elettorale non più tardi di alcuni mesi fa. Continuerò la mia battaglia che porto avanti da mesi, non solo trasformando il giudizio civile contro di me avviato da GORI SPA in un momento di verifica ed approfondimento dell’affidamento ad essa fatto nel 2002, non solo chiedendo all’AEEGSI ed all’autorità garante del mercato di pronunciarsi sugli esposti depositati, non solo combattendo quotidianamente contro i soprusi e le vessazioni subite dagli utenti, ma anche – e soprattutto – chiedendo al Governo Nazionale, attraverso una specifica interrogazione parlamentare dell’On.le Cirielli e del Gruppo parlamentare di FDI, di impugnare – per violazione delle norme imperative recate dall’art. 147 bis D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. – l’art. 6 della nuova legge approvata che è un OBBROBRIO giuridico, amministrativo e civile nella parte in cui suddivide gli ambiti territoriali non sulla scorta del limite territoriale della Provincia ma in base agli interessi economici e gestionali concreti e reali dei soggetti gestori.

Alberico Gambino