Salerno: Asso Api, Vivone contro Bottiglieri “Puntare su provincia e promuover export

«Quello che hanno dichiarato i rappresentanti di Confesercenti Salerno e della Confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa è lontano dalla realtà». Ad affermarlo è Pietro Vivone, presidente nazionale di Fed.A.P.I., la Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori, in merito all’iniziativa della Regione Campania, che (art. 2 comma 4 L.R. n. 11 del 10/03/2014) invita i Comuni a creare un albo ah hoc per la valorizzazione, tra l’altro, di imprese, botteghe d’arte e di antichi mestieri a rilevanza storica. «Bottiglieri e Casola sono i rappresentanti provinciali, e non comunali, di due delle più importanti sigle sindacali, ma dalle loro dichiarazioni sembra che per far ripartire l’economia provinciale si debba partire da Salerno centro – incalza Vivone – La forza della nostra provincia è nei piccoli artigiani che fanno grande il nostro territorio, i ceramisti, pasticcieri, falegnami, i fabbri che dalla costiera amalfitana a quella cilentana tengono alto il nome della provincia di Salerno». Vivone boccia anche un’altra ipostesi: «Non sono certo i centri commerciali naturali, come pensa Bottiglieri, lo strumento per sviluppare l’economia locale. Noi, se vogliamo essere davvero utili alle imprese, cioè, non dobbiamo creare un circuito interno ma rivolgerci all’esterno, all’estero. È proprio questo che chiediamo alla Regione Campania, parallelamente a questo progetto. Ovvero, istituire un tavolo programmatico dove si pensi all’export, perché la nostra tradizione va esportata e non consumata solo sul nostro territorio. Se vogliamo crescere – aggiunge Vivone – dobbiamo guardare al di là del nostro naso e non soffermarci al centro del capoluogo, dimenticandoci già delle zone limitrofe, figuriamoci delle aree più lontane. Il territorio salernitano è vasto e dobbiamo trarne ricchezza. Il “Made in Salerno” va visto a 360 gradi e vanno rivalutate tutte le zone della provincia. Perciò, ribadiamo il nostro no ai Centri commerciali naturali, come unico strumento, e diciamo sì a strumenti di marketing territoriale che servano a promuovere i nostri prodotti all’estero e a vendere a chi cerca il Made in Italy – conclude – Noi ci muoveremo in questa direzione, contro le vecchie logiche. Rinnovo la disponibilità di Fed.A.P.I a quei Comuni che vorranno dare concretamente alle loro imprese la possibilità di vedersi iscritte negli appositi albi».