La cabala vede la Salernitana in B

Maurizio Grillo

Facciano tutti gli scongiuri del caso i tifosi di fede granata, ma, in un’annata contraddistinta da tantissimi episodi sfortunati e che, inevitabilmente, hanno inciso sul cammino della formazione di Gregucci, stavolta la cabala sembra strizzare l’occhio alla Salernitana. Detto ampiamente delle ottime prestazioni fornite al “Matusa” sia in coppa Italia con Perrone, sia in campionato con il trainer pugliese, paragonando le stagioni 1993-94 e quella attuale possiamo riscontrare almeno cinque coincidenze e curiosità: quella stagione si concluse con la promozione della Salernitana di Rossi in B e con una città in trionfo per le gesta dei propri beniamini, anche in quel caso partiti per il ritiro tra lo scetticismo generale e successivamente applauditi da tutto il popolo di fede granata. Ecco, nel dettaglio, le similitudini riferite alla stagione 1993-94:-promozione diretta del Perugia, autore di un grande campionato e capace di conquistare il salto di categoria senza la lotteria degli spareggi play off -anche in quel caso, Perugia e Salernitana si incrociarono alla penultima giornata e con risultati uguali a quelli di quest’anno: granata sconfitti in Umbria, pareggio a Salerno malgrado l’ottima prestazione dei padroni di casa -il quadro iniziale dei play off prevedeva una sfida tra una formazione calabrese- la Reggina- ed una campana, la Juve Stabia. In questo caso c’è Catanzaro-Benevento -nel 94, la Salernitana giocò la prima partita ufficiale dei play off in trasferta, per di più nella regione Lazio -erano in programma i Mondiali di calcio, anche in quell’occasione in America. Corsi e ricorsi storici, statistiche e curiosità, ma per far quadrare il cerchio B…asta soltanto un’ultima combinazione!