Mercato San Severino: Palasport recuperato

Anna Maria Noia

 Spesso i cittadini si lamentano dei servizi erogati dall’azienda Gesema – acronimo che sta appunto per gestione servizi e manutenzione – in quanto inefficaci. Assecondando un pregiudizio comune a tanti, anche forse a causa della stampa a volte denigratoria, a S. Severino si “incolpa” la municipalizzata ed ex mista per i disagi e le inottemperanze di esigenze essenziali e/o meno: presenza di deiezioni canine a terra, buche nell’asfalto, illuminazione a singhiozzo e l’elenco potrebbe continuare. Invece, stavolta, un eloquente esempio di attività e recupero urbano deriva proprio dall’iniziativa da parte della società di gestire il palazzetto dello sport in via Aldo Moro al capoluogo: è presto detto! La struttura – risalente agli anni ’70 e ’80, ricostruita dopo i danni subiti in seguito al sisma del 1980, che la rese per un periodo pericolante – era abbastanza fatiscente, cadente. Grazie all’intervento delle varie amministrazioni succedutesi ed alternatesi nel tempo, il palazzetto è stato recuperato; non si dimentichi – però – tra le tante, la polemica innescata dall’attuale opposizione o da altri partiti in maniera “trasversale” riguardo i tanto annunciati lavori di riqualificazione che dovevano interessare e vedere protagonista l’edificio. Ebbene, a tutt’oggi il centro sportivo sta diventando – grazie infatti alla Gesema – il fiore all’occhiello delle politiche urbanistiche poste in atto dal Comune – ciò anche in clima di campagna elettorale (è doveroso ricordarlo). Alcuni dipendenti della Gesema, tra cui Francesco Mari, “rivendicano” il serio impegno profuso dai lavoratori retti dall’amministratore delegato Donato De Conciliis nel consegnare il palazzo alla cittadinanza. Ascoltiamo le parole di Mari: “Noi operai Gesema abbiamo con orgoglio rimesso a nuovo il palasport di S. Severino, che versava in condizioni critiche e si stava deprimendo, in circa due mesi di pulizia giornaliera.”La struttura viene frequentata non solo dagli sportivi di livello agonistico, per praticare pallavolo e basket, ma anche dalle scuole del territorio per fare ginnastica. Proprio gli insegnanti di educazione fisica e scienze motorie hanno rivolto agli operai i complimenti per il proficuo lavoro effettuato.