Salerno: No Crescent su ecomostro

Non sorprende l’intervento dei sindacati a favore del Crescent, non è la prima volta nella vicenda, non è la prima volta in altre questioni della stessa natura. E’ però importante precisare che al di sopra dei progetti, al di sopra delle cariche, delle funzioni e delle singole persone vi è la legge e la Costituzione con le sue norme fondanti. Il Consiglio di Stato ha confermato quanto rilevato in sede penale: le autorizzazioni paesaggistiche sono illegittime. La legge prevede null’altro che l’abbattimento per le opere realizzate, con autorizzazione non conforme, in area vincolata, altre interpretazioni sono fuori dal mondo del diritto, fuori dall’Ordinamento dello Stato. Non è un caso che tante costruzioni abusive in area vincolata – e di minore volumetria, e minor impatto, del Crescent – siano oggetto di ordinanze di demolizione da parte dello stesso comune di Salerno. In casi analoghi di lottizzazioni abusive non ricordiamo interventi di sindacati in difesa degli edili o delle ditte, non si vede perché ora sorga la necessità di strumentalizzare la vicenda. È utile anche ricordare che il Gip del tribunale di Salerno ha sequestrato il cantiere di Santa Teresa in conseguenza di  una pluralità di reati ipotizzati dalla Procura di Salerno, il Gip nel provvedimento di sequestro ha evidenziato, tra le altre cose, come si usino per fini edificatori addirittura l’arenile e le superfici acquee per quasi cinque mila metri quadrati. Cos’altro deve succedere? Le associazioni che si oppongono all’ecomostro esigono solo che si porti a termine il controllo di legalità e che gli organi preposti diano corso alle procedure di legge per il ripristino dello stato dei luoghi. Tutto secondo legge.

comitato nocrescent