Mercato San Severino:Comune e Unione Consumatori diffidano Wind

Una diffida alla Wind Telecomunicazioni SPA è giunta da parte del Comune di Mercato S. Severino, nella persona del  Sindaco Giovanni Romano e dell’Unione Nazionale Consumatori, delegazione locale, in persona del responsabile, l’avvocato Rosita Pannullo.La diffida contesta alla Wind Telecomunicazioni SPA le interruzione di servizio segnalate dai cittadini sanseverinesi, residenti alla frazione Ciorani. La frazione è servita esclusivamente dal segnale di telefonia mobile Wind. Dal 18 maggio scorso si susseguono ripetute interruzioni ed il disservizio persiste nonostante i diversi interventi tecnici e l’installazione di un ulteriore ripetitore.L’ Unione Nazionale Consumatori è un’associazione di utilità e promozione sociale che persegue finalità di solidarietà sociale. I suoi scopi statutari sono quelli di rappresentare e tutelare, sia individualmente che collettivamente, gli interessi di tutti indistintamente i cittadini, intesi come consumatori e utenti di servizi pubblici e privati.L’Associazione è presente con uno “sportello del consumatore” presso il Palazzo Vanvitelliano, sede comunale, ed agisce in sinergia con l’Amministrazione Comunale. “Negli ultimi mesi” –dichiara l’avv. Rosita Pannullo – responsabile della locale sezione dell’Unione Nazionale Consumatori – “ diversi cittadini, domiciliati alla frazione Ciorani, ci hanno segnalato disagi dovuti all’interruzione dell’unico servizio di telefonia mobile che copre la zona, con conseguenze talvolta anche gravi per la comunità locale. E’ proprio per difendere i diritti dei cittadini che abbiamo ritenuto giusto, di concerto con il Comune di Mercato S. Severino, diffidare la Wind Telecomunicazioni SPA, invitando la stessa a porre in essere tutti i necessari interventi tecnici atti a risolvere definitivamente il problema”.Il Sindaco Giovanni Romano esprime la propria condanna per il disservizio che va avanti da alcuni mesi, dichiarando che”tale accadimento configura l’interruzione di un servizio di pubblica necessità, ed impedisce ad una Comunità di circa 1500 persone di fruire del servizio di telefonia mobile”.