Salerno: “A te che leggi dopo mezzanotte” amore di coppia svalutato?

Anche l’Archivio di Stato ha aperto le porte alla presentazione del libro del nostro direttore responsabile, Rita Occidente Lupo “A te che leggi dopo mezzanotte”. “Un testo che si legge tutto d’un fiato-ha proluso Francesca Carrano, nostra redattrice, che ha dato un taglio critico al diario-zibaldone, rimarcandone originalità nella scrittura e grosso fascino emotivo.- Un libro che ogni volta pone interrogativi sull’universo femminile, così messo in crisi dai rapporti affettivi con l’altro sesso, spesso a caccia d’una identità maschilista, bypassata dalla cultura emancipata delle donne in carriera.” Il testo, che ha ricevuto encomi pubblici istituzionali, oltre ad essere immediato nella forma a tratti sincopata, altre narrativamente lirica, alterna spaccati riflessivi e note sentimentali. Il dibattito scaturito, ha coinvolto l’attenta platea. Che ha messo in nuce i nuovi risvolti contemporanei: una donna che spesso riesce ancora a mediare compromessi per la stabilità familiare, per restare fedele ad un sacramento, nell’accezione cattolica del sì o ad un impegno di vita, nell’angolatura laicale. Un amore che oggi più che mai richiede sacrificio, pur essendo mutati gli scenari epocali. E che registra uomini non sempre capaci d’intuire le esigenze dell’universo rosa, perchè sollecitati da sirene del caso o attratti da immagini velinare, non conformi alla realtà quotidiana. Una donna che comprende, guida, accompagna il compagno della prooria vita, oggi più che mai determinata nei confronti del retorico esponente del sesso forte. Che finisce per sentirsi spesso poco oculato, nelle altalenanti fasi esistenziali. O sprovveduto, dinanzi ai colpi di coda della vita. Contrariamente alla donna che, pur agendo, dettata spesso da spiccato intuito e sentimento, riesce più facilmente ad affrontare l’immediato. Anche il concetto di famiglia, oggi rivisitato da coppie non etero, letto sotto l’ottica della comunione d’ideali ed intese, ma in rapporto alla genitorialità, nella tutela della prole, che ha bisogno di guardare alla coppia etero, in quanto riferimento della sua crescita evolutiva. “L’amore, non cifra sdolcinata, ma sentimento maturo- ha concluso il direttore- al di là di note nostalgiche e tornaconto,  impegno costante, per costruire e mantenere in vita rapporti spesso viziati dall’egoismo o dalla superficialità”. Infatti, il testo presenta varie sfaccettature del rapporto di coppia: diverse esperienze della protagonista, con l’altro sesso, non sempre all’altezza di saper gestire il rapporto di coppia. Di qui l’impegno della donna, nella riproposta d’una femminilità che non si svende col tempo nè subisce matamorfosi d’immagine. L’amore, sentimento maturo, dal pulsare del cuore, alla costruzione dell’altruistico benessere, per raggiungere intese appaganti da vivere nelle sfumature che accentano emozioni, gratificando  intese raggiunte.