Troppo clamore intorno alle dichiarazioni di Lombardi e Murolo

 Maurizio Grillo

Doveva essere un incontro con i tifosi, forse meno indicato per la stampa, ma bisognava fare chiarezza sulla situazione attuale e futura della Salernitana, invece ha suscito un vespaio di polemiche ed inutili prese di posizioni che sicuramente non fanno il bene di nessuno. I due imprenditori hanno messo in evidenza quello che l’amministrazione provinciale e comunale avrebbero potuto e dovuto fare e non l’hanno fatto, però senza alcuna minaccia o ritorsione, il solo Murolo si è limitato a sottolineare le difficoltà delle sue società in un momento di crisi generale, ma non ha lasciato da solo il suo amico – socio Lombardi nella gestione della società. Se proprio vogliamo dirla tutta, hanno parlato dell’acquisizione del tanto agognato ippocampo, tant’è vero che stamani è stata fatta l’offerta alla curatela fallimentare per l’importo di ben 300mila euro e sicuramente non sono bruscolini, anche se il “cavalluccio” non ha prezzo, ma i dirigenti granata comunque hanno messo, per l’ennesima volta, mano al portafogli. Non è esatto, inoltre, accusare il massimo dirigente di non aver ancora scelto l’allenatore, quando a precise domande della tifoseria ha parlato di correttezza nei confronti di mister Brini, osannato l’anno scorso per la promozione e quest’anno per la salvezza, eppure ben presto messo nel dimenticatoio perché non un trainer di nome. Anche sulla eventuale vendita di Merino si è fatto un processo alle intenzioni, accusando la dirigenza di volerlo vendere subito per fare cassa, dimenticando, troppo in fretta, che grazie all’intuito di Lombardi è stato portato in granata un vero campione e sinonimo, anche di garanzia per il capitale sociale. Si è messo in risalto la mancata partenza della campagna compra-vendita, quando il DG Fabiani, magari criticabile per alcune sue scelte, ma già al lavoro da subito dopo la fine del campionato, ma ovviamente “senza soldi non si cantano messe” e quando lo ricordano i vertici granata, subito si parla di passare la mano. Ipotesi, questa, ribadita a chiare lettere da presidente e vice presidente, in pratica se ci dovessero essere imprenditori che possano fare meglio di loro, però per il bene della Salernitana, sono pronti subito a lasciare il testimone, ma l’esperienza insegna che a Salerno si fanno solo chiacchiere e pochi fatti. Fantomatiche cordate, imprenditori facoltosi, nomi illustri del passato granata, insomma di tutto e di più, per fare grande la Salernitana e portarla subito in serie A, però se Lombardi e Murolo non cacciano i soldini e non portano a termine gli adempimenti dovuti, chissà come andrà a finire. Pertanto occorre una certa ponderatezza nel giudicare l’operato dell’attuale dirigenza granata, che dopo aver salvato il calcio a Salerno e non aver fatto cancellare dalla storia la gloriosa squadra granata, meriterebbero ben altro trattamento, ricordando, però, che la critica è indispensabile, ma se non è costruttiva rischia di diventare pettegolezzo da marciapiede.