Salerno: San Leonardo, grave lesione femorale dopo sparatoria
Dopo una sparatoria verificatasi ad Angri, portato in gravi condizioni al Pronto Soccorso dell’ Ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, dove i medici constatata la gravità delle condizioni e la necessità di lesioni vascolari un uomo di 57 anni, G.F., è stato subito trasferito pressola Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno diretta dal dott. Giancarlo Accarino. A Salerno la équipe operatoria della Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, formata dai dott.ri Giovanni Fornino e Maytee Lao Martinez appena reduci da un altro delicato intervento di chirurgia carotidea ma subito pronti per la grave emergenza, effettuava una prima valutazione generale, dalla quale venivano evidenziate anche fratture scomposte del femore e traumatismi multipli. Dal dott. Fornino è stato, quindi, predisposto un esame angiografico di urgenza, prontamente eseguito dal dott. Antonio Rescigno. Quindi con una équipe multidisciplinare composta dall’ortopedico dott. Attilio Giuliano per il trattamento del femore, i dott.ri Fornino e Lao Martinez insieme con lo strumentista Gerardo Albano hanno ricostruito l’ arteria femorale sinistra completamente trombizzata dal drammatico incidente mentre all’anestesista dott. Giancarlo Petrosino toccava il delicato compito di riprendere le gravi condizioni del paziente. Soltanto circa venti giorni fa un altro paziente F.C. di 20 anni giungeva in gravissime condizioni presso la Chirurgia Vascolareed Endovascolare in preda ad imponente emorragia, sempre per una ferita da arma da fuoco che aveva completamente reciso l’arteria femorale sinistra con massiva perdita di sangue. Il paziente è stato salvato soltanto dal pronto intervento del chirurgo vascolare dott. Andrea D’Alessandro che immediatamente valutate le gravissime condizioni del paziente e delle ferite lo ha trasferito direttamente dal Pronto Soccorso in Sala Operatoria, dove l’équipe composta dallo stesso dott. D’Alessandro, dalla dott.ssa Maytee Lao Martinez e dagli infermieri Rocco De Falco e Gerardo Albano dopo aver immediatamente bloccato la imponente emorragia hanno dovuto sostituire con una protesi l’arteria femorale completamente lacerata dal trauma. Difficile è stata anche l’opera dell’anestesista dott.ssa Flora Menichini che ha dovuto riprendere e sostenere le precarie condizioni del paziente. “L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare è un punto di riferimento certo per tutta la nostra Regione; condizioni quali quelle descritte e gestite con risultati eccellenti erano impensabili fino a pochi anni fa. Tanto è possibile per la grande progressiva crescita che in questi anni ha avuto l’Azienda Ospedaliera Universitaria “S Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” e per il gran numero di ottime professionalità presenti in tutti i settori che concorrono soprattutto all’emergenza. La presenza di Protocolli per la gestione delle emergenze vascolari è un sicuro punto di forza della Struttura”, afferma con soddisfazione il direttore dott. Giancarlo Accarino.