Salerno: Cisal Terziario, Giudice “I° maggio spinta soluzioni per impresa e lavoratori”

“Risulta partcicolarmente difficile festeggiare un primo maggio senza un lavoro”, afferma Giovanni Giudice, responsabile provinciale di Cisal Terziario, “ci auguriamo che il nuovo Governo ponga l’accento sui problemi che riguardano quelle persone che hanno perso il lavoro e che versano in gravi difficoltà economica. Deve dimostrare interesse per i pensionati, per i cassa integrati e per il mondo dell’impresa che sta morendo schiacciata sotto il peso della tassazione e della burocrazia”. Giudice indica alcuni punti da seguire per ridare vita all’economia del Paese: “L’impresa ha bisogno di liquidità, di minori oneri fiscali e contributivi, solo così si può ripartire e ingranare la marcia della ripresa economica. Bisogna necessariamente allentare la stretta fiscale alle imprese. Noi sindacati con la contrattazione di secondo livello possiamo fare molto in questa direzione”. Rilanciare i Grandi Progetti e il settore dell’edilizia: “Lo Stato deve garantire la ripresa dei grandi appalti che possono far riprendere l’economia. Se si sviluppa l’edilizia, si sviluppa l’Italia”. Il sindacato si pone come obiettivo la difesa dei diritti dei lavoratori del comparto, anch’esso colpito dalla contestuale crisi economica che sta sconvolgendo il Paese, e che soffre di criticità divenute ormai una regola: lavoro nero, stagionalità dei rapporti di lavoro, precariato. Nasce la Cisal Terziario, che tutelerà i diritti dei lavoratori del Commercio, del Turismo, dei servizi e dell’Artigianato, con sede in Corso Garibaldi 194 a Salerno. Gli addetti del settore avranno come punto di riferimento il responsabile provinciale, Giovanni Giudice: “E’ un comparto che soffre, in cui è previsto molto precariato, molta stagionalità,  molti contratti a termine e molto lavoro nero”. Professionalità e programmazione i punti su cui puntare l’attenzione secondo Giudice, il quale sottolinea l’importanza di iniziare dalle radici della formazione per le professionalità del settore, la scuola. “Non bastano soltanto le poche scuole statali che ci sono, c’è la necessità di una maggiore formazione per riqualificare la professione”. Giovanni Giudice non è estraneo al settore, per oltre 25 anni ha seguito con attenzione i lavoratori sotto altre insegne, battendosi per i loro diritti. Giudice ritorna nuovamente tra i lavoratori del ramo nel quale ha riscosso già dei risultati lusinghieri nella sua attività di sindacalista e ha raccolto la stima e l’affetto di quanti hanno visto in lui un punto di riferimento.