Un Governo presentabile

Angelo Cennamo

 Il giusto equilibrio tra libertà e uguaglianza : sarà questa la vera sfida del nuovo premier Letta, alle prese con un governo destinato a solcare la storia per la sua, speriamo, feconda trasversalità. Dopo i clamorosi buchi nell’acqua di Marini e di Prodi, il Pd è stato ad un passo dalla sua implosione, pericolo non del tutto scongiurato al Nazareno, nonostante il ricompattamento dei vertici sul giovane Enrico e l’attività di tutoraggio esplicata dal generoso Napolitano, costretto ad un secondo mandato “obtorto Colle”. Far digerire alla propria base la coabitazione a Palazzo Chigi con il nemico Caimano è stato per i democratici uno sforzo titanico oltre che inaspettato. Ma nel suo discorso di reinsediamento Napolitano ha dato prova di saggia realpolitik rispolverando il vecchio slogan della sig.ra Thatcher : “TINA” ( There is no alternative), che ha spento sul nascere i mugugni dei più riottosi. Il governo Letta-Alfano-Napolitano nasce all’insegna delle migliori affinità elettive : fuori i falchi, dentro le colombe, quasi a voler suggellare la sospirata pax politica dopo 20 anni di bipolarismo feroce. Il nuovo esecutivo è un generoso coacervo di socialdemocrazia e liberalismo. Il tentativo, malriuscito con Monti, di coalizzare i due maggiori partiti, nella prospettiva politica e non più tecnica di superare la crisi, senza cedere ai soliti veti o cadere nel manicheismo di propaganda. Le condizioni ci sono; il discorso alle camere di Enrico Letta è stato ambizioso ma anche aperto alle ragioni dell’altra parte. Le promesse su Imu, Iva e riduzione delle tasse sul lavoro sono, sotto questo aspetto, il segnale di una leale collaborazione tra il Pd e Berlusconi, oltre che i migliori punti programmatici che il governo potesse mettere in cantiere per il rilancio dell’economia. La sfida del nuovo premier sarà certamente ardua, questo è vero, ma come ha ripetuto il saggio Napolitano : there is no alternative. A lavoro!

 

2 pensieri su “Un Governo presentabile

  1. mi toccherà rosicare, già ho rosicato a vedere i sorrisi destrosi e intreressati del “frale milanese” ormai una roccia che non so come ma le scampa sempre tutte. ho già i rimpianti di quello che poteva essere e che non è stato e penso alle stelle che stanno a guardare e che ora si lamento per essere state espulse dal contesto politico.
    di questo papocchio di governo apprezzo la continuità di lavoro che ci potrà garantire quando lettino e lettone al pranzo della domenica si troveranno a definire i dettagli della settimana politica e a preparare l’agenda per quella successiva.
    di una cosa sono certo che appena si presenteranno le condizioni il nostro lettino riceverà un sonoro calcio nel sedere e napolitano tornerà ad essere il solito comunista.

  2. Effettivmente, il PD ha fatto di tutto per portare al governo Berlusconi : nessun alleato ha fatto di più.

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