A te che leggi entro mezzanotte…”Piccolo uomo”

Giuliana Rocci

Afa anzi tempo,  ingolfante circolazione articolare. Ingrassate caviglie,  rimandanti immagine salsicciata, stonata alla classe.  Vizio atavico, del piccolo circolo, tra quelle abitudini dei primi caldi. Cuscino sotto i polpacci, gambe scavallate…palliativo placebo! Così da tanto… monacata con abiti lunghi, copertura rasentante le civettuole ballerine. Per lui, drammatiche le  imperfezioni! Piacergli sempre: grintosa e spigliata, calma e razionale. Cocktail umorale, non sedante l’amore di quel piccolo uomo. Tuffata in abiti romantici, trapezio di  ricordi, assillanti a sera, smembrati al mattino. In alto, voglia di vivere insieme. Non corto il volo del gabbiano: rasentante acque cristalline, su primi raggi aprilici. Carpire le sue ali, per staccare un volo azzurro. Note nostalgiche, tra peschi rosati e ciliegi lattei. Spenti da un bel pezzo su fotogrammi in bianco e nero con lui. Per niente decisionista. Flebili parole, taciti sguardi, sintonia d’intenti: implosiva solitudine, passato in cuore. Primavera densa di profumi al vento, prime lucciole di tenebre e fari spenti all’ultim’ora. Abiti leggeri e voglia di mare. Ancora a contemplare il presente dalla costa, stretta al cuore, sera ai piedi di una torre, sotto raggi argentei.  “Piccolo uomo, non mandarmi via…io piccola donna morirei…è l’ultima occasione per vivere..” l’ultima occasione, dopo esasperate attese e mille incertezze, da non rinnegare: avrebbe dovuto cercarla, giunto al capolinea,  a lui la mossa!! Solo con lei… un grande uomo!