Salerno: all’Augusteo “Isso, esso e ‘o malamente”

E l’interprete della tradizione partenopea per eccellenza sarà protagonista sabato 27 aprile 2013 al Teatro Augusteo di Salerno. “Isso, Essa e ‘o malamente”. E’ questo il nome dello spettacolo che vede come in scena insieme a Marsiglia: Giovanna Rei, Lucio Bastolla e Saverio Mattei. Tipico triangolo della classica “sceneggiata” napoletana. Lo spettacolo consiste nella pseudo rappresentazione dei momenti salienti di una sceneggiata e racconta la storia di Isso,  marito onesto e lavoratore innamorato di Essa, moglie fedifraga, bella e provocante che ha una tresca con‘o Malamente, guappo, lesto di coltello e sciupa femmine. La trovata sta nel porre al lato della scena un cultore di questa arte povera; il Pubblico (Vittorio Marsiglia) che tifa, suggerisce, interviene, consigliando agli attori il modo di comportarsi, dando sfogo ai suoi umori e malumori, divertendo e sprigionando momenti di esilarante comicità. “Isso, essa e’o malamente” è uno spettacolo che è diventato, nel tempo, un classico, in esso si rivive l’atmosfera di quelle rappresentazioni molto in voga fino a tutta la prima metà del Novecento, dove c’era il dramma della gelosia e la corale partecipazione del pubblico, ma, in questo caso, è riproposto in chiave ironica, infatti i tre mitici personaggi sono osservati attraverso uno specchio magico che, esasperando e rendendo ridicoli i vari atteggiamenti e i luoghi comuni, crea una situazione paradossale. La satira che troneggia nel primo tempo, si condensa, nel secondo tempo, nella Macchietta: questa canzoncina da siparietto, nata come puro e semplice intrattenimento per un pubblico impaziente di applaudire il suo beniamino, domina sempre più le scene nazionali, fino ad essere protagonista assoluta, determinando a volte, con il suo potere dissacrante, problemi a coloro che sono raggiunti dagli strali brucianti di un ritornello. Dopo Nicola Maldacea, l’eredità passa a Nino Taranto e poi a Vittorio Marsiglia che è tuttora il tratteggiatore di profili ad acquerello, fra la complicità e la presa in giro, pescando a piene mani tra i tipi e le figure che oggi popolano una società dove tutto fa spettacolo. La regia dello spettacolo è di Giancarlo Nicotra.