Salerno: il consigliere Morrone dalla parte dei cittadini di Via Lanzalone

Più volte nelle ultime settimane sono stato avvicinato da cittadini del Rione Carmine incuriositi o preoccupati dalla presenza di una strumentazione ancorata a vari tralicci siti intorno a Via Lanzalone e alimentata dalla rete della pubblica illuminazione. Sollecitato dal numero elevato degli interlocutori che mi hanno posto la medesima questione, mi sono recato sul posto a scattare una serie di fotografie per cercare di desumere da esse, poi, la funzione delle apparecchiature suddette e la fondatezza di alcuni sospetti avanzatimi.

Il servizio fotografico è consegnato a mano su supporto informatico, unitamente alla presente, alle Autorità in indirizzo, fatta eccezione per il Garante della privacy a cui è inviata per le vie postali, ed è consultabile per chiunque altro sul sito www.faustomorrone.it.

C’è da aggiungere che qualche residente della zona mi ha anche segnalato che, periodicamente, alcune persone, che giungono sul luogo con un autoveicolo intestato alla I.R.T.E.T. s.r.l. di Casagiove di Caserta, sembrano copiare dati attraverso un computer portatile da una scatola posta in basso (come si può ben vedere osservando le foto). Guardando bene le foto sembra, in modo quasi inequivocabile, che all’interno delle scatole ancorate ai tralicci ci siano delle telecamere, peraltro perfettamente orientate lungo gli assi delle strade adiacenti Via Lanzalone.  A questa scoperta la mia preoccupazione si è moltiplicata: che io sappia solo i più incalliti boss mafiosi e camorristici usano, illegittimamente, circondare la loro abitazione di telecamere. A Via Lanzalone, se i miei sospetti sono esatti, ce ne sarebbero ben sette. Qualche altro cittadino, più malizioso, mi ha fatto notare che, proprio al crocevia di quelle che appaiono delle telecamere, ci sarebbe l’abitazione del Sindaco di Salerno.Se rispondesse al vero quest’ultima notizia, non sono a conoscenza di particolari allarmi che riguardino la sua persona, peraltro non mi risulta che gli sia stata imposta una scorta per la sua sicurezza, se non quella – che è solo un vezzo in sintonia con il suo fanatismo – dei Vigili Urbani, che lo segue ovunque con uno spreco di risorse incomprensibile. Al contrario, se vi fossero motivi di temere per la sicurezza del primo cittadino, a nessuno è concesso un metodo di controllo tanto invasivo per i cittadini. D’altra parte qualsiasi apparecchiatura di videosorveglianza deve essere installata nel rispetto del D.lgs n.196/03 e della nota del Garante della Privacy del 20.05.2004.Giusto per sottolineare un aspetto non secondario della normativa, essa prevede che nelle aree sorvegliate i cittadini debbano essere informati da apposito cartello ben visibile e che indichi chi effettua la rilevazione delle immagini e per quale scopo; cartello che è certamente assente nell’area in questione.Non riesco a pensare che siano state installate senza alcuna autorizzazione e con il disprezzo della legge e delle prescrizioni dell’Autorità Garante della privacy, utilizzando strutture, energia elettrica e risorse pubbliche, poiché saremmo di fronte ad ordinaria follia, oltre che a reati di una certa gravità. Quindi, chiedo alle Autorità in indirizzo: di verificare la funzione delle apparecchiature da me segnalate; se è confermata l’impressione diffusa che si tratti di telecamere, di fare in modo da farle rimuovere rapidamente a tutela dei cittadini e di accertare chi sia la persona che ne ha commissionato l’installazione e chi ne beneficia e per quali scopi; di indagare sulle attività che svolge in zona, quando effettua l’operazione che ho innanzi descritta, la ditta I.R.T.E.T. s.r.l. di Casagiove con l’utilizzo del computer portatile ben visibile nelle foto. Inoltre, con particolare e accorata sollecitazione a S.E. il Prefetto, vorrei sapere di quali autorizzazioni particolari dispone il Sindaco di Salerno, constatato che, al suo passaggio per il centro della città, i Vigili Urbani sono soliti bloccare il traffico all’incrocio tra Via dei Principati e Corso Garibaldi per parecchi minuti, per rendergli la strada assolutamente sgombra di autoveicoli. Lo stesso avviene per l’ascensore pubblico di Palazzo di Città, il quale rimane forzatamente inibito a tutti, anche per quindici minuti, allorquando sopraggiunge la telefonata che De Luca è partito da casa propria per recarsi in Comune. Nell’auspicio che possano essere chiariti gli interrogativi sollevati in questa mia e perseguiti coloro i quali, eventualmente, si sono macchiati di reati, resto a disposizione degli Organi in indirizzo per ogni chiarimento ulteriore, e rivolgo loro i miei più distinti saluti.

Fausto Morrone