Pontecagnano-Faiano: da oggi la sindaca, l’assessora e la consigliera

Un atto a favore delle donne amministratrici. Da oggi, infatti, a Pontecagnano Faiano è consentito alle rappresentanti del gentil sesso di assumere la declinazione al femminile per quanto concerne l’incarico ricoperto. In data odierna, infatti, la Giunta comunale ha deliberato di impegnarsi in tale direzione per quanto riguarda ruoli e funzioni sia in forma orale che scritta, riportando correttamente nei documenti ufficiali le cariche sostantivate al femminile quando esse siano ricoperte da donne. In tal senso, dunque, Pontecagnano Faiano è tra le pochissime Città d’Italia dove si può parlare concretamente di sindaca, assessora e consigliera ma anche di segretaria, funzionaria e per tutti gli altri casi dove solitamente si utilizza il sostantivo maschile, che invece ora andrà evitato. Il Sindaco Ernesto Sica e l’Assessora alle Pari opportunità, Lucia Zoccoli, a tal proposito, hanno raggiunto tale risultato ribadendo che l’Amministrazione intende promuovere concretamente le Pari opportunità mediante l’adozione di azioni positive che assicurino la rimozione degli ostacoli che ne impediscono la piena realizzazione ed approfondire il principio dello sviluppo del personale in una ottica di genere per diffondere pratiche lavorative improntate ai principi di parità e di pari opportunità nell’ambito della pubblica amministrazione. Già in data 13 novembre 2009, Pontecagnano Faiano si era proclamato Comune No Violence, proibendo, con decreto sindacale, di affiggere sul territorio comunale pubblicità che utilizzino il corpo della donna con immagini degradanti. Tale provvedimento aveva ottenuto rilievo nazionale, risultando tra i primi d’Italia ad applicare una risoluzione promulgata dal Parlamento Europeo ricevendo un esplicito plauso su riviste prestigiose e divenendo esempio per altre Amministrazioni. Il Comune, inoltre, ha più volte organizzato ed organizza iniziative proprie o realizzate in collaborazione con enti ed associazioni al fine di sensibilizzare, promuovere e sostenere politiche concrete di mainstreaming considerate  fattore di sviluppo equilibrato dei territori e delle comunità. La Giunta ha rilevato come il Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel “Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche” (Ed. Il Mulino, 1997), a cura di Alfredo Fioritto, evidenzia, tra le altre cose, che “… la prevalenza del genere maschile nella lingua italiana riflette la prevalenza del ruolo maschile nella nostra società. Nello stesso tempo la prevalenza sociale del ruolo maschile determina o rafforza gli usi del genere maschile nella lingua italiana…. Pertanto gli usi linguistici indirettamente discriminano le donne”. Si è ritenuto, dunque, opportuno adottare iniziative in coerenza con i temi esposti realizzando iniziative concrete in merito a favore delle donne.“Questo atto va nella direzione di ribadire i pieni diritti delle donne. Auspico, a tal proposito, che già dalla prossima tornata elettorale ci siano tante donne in campo e che vengano soprattutto elette, anche considerando il loro impegno ed i brillanti risultati che raggiungono quando ricoprono cariche ad ogni livello. L’intenzione, infatti, è di rafforzare questo momento di partecipazione, in particolare partecipazione di genere” afferma l’Assessora Zoccoli.