Salerno: Uil, corteo funebre per celebrare la morte del lavoro

La Feneal Uil di Salerno manifesta ancora una volta il proprio profondo disappunto nei confronti della decisione del Governo centrale e regionale di finanziare solo parzialmente la messa in sicurezza e l’ammodernamento del raccordo autostradale Salerno – Avellino. La protesta si concretizzerà con un vero e proprio Corteo Funebre in memoria della “morte del lavoro”, che si svolgerà a Salerno, venerdì 24 febbraio dalle ore 16.30, partendo da Piazza Vittorio Veneto (stazione centrale), attraversando il C.so Vittorio Emanuele, per arrivare fino a Piazza Portanova, da dove una delegazione raggiungerà il palazzo della Prefettura per consegnare un primo parziale documento riguardante i lavori bloccati nella nostra provincia.  La Feneal Uil con questa prima manifestazione intende porre in luce con convinzione un tema estremamente delicato e di grande interesse che riguarda un’impresa di largo respiro, sicura fonte di sviluppo economico in un momento di fortissima difficoltà del mondo del lavoro, stimolando l’intervento forte e decisivo dei cittadini e dei media per approfondire, attraverso un’azione congiunta ed incalzante, una vera e propria telenovela che va avanti da oltre 15 anni, con finanziamenti che appaiono per poi dissolversi nel nulla. Ricordiamo che con l’acquisizione del finanziamento integrale per l’esecuzione del 1° lotto funzionale, sarà possibile dare il via all’appalto dell’opera dando una boccata d’ossigeno ad una categoria che negli ultimi tre anni ha perso oltre 5.000 posti di lavoro nella provincia salernitana ed oltre 25.000 nell’intera Regione. Il potenziamento del raccordo autostradale 2 (RA2) (Salerno-Avellino) “Corridoio plurimodale tirrenico-Nord Europa”, consentirebbe di mettere a disposizione del territorio una rete autostradale più efficiente, tenendo presente che nel tratto interessato insiste anche l’Ateneo Universitario, l’IKEA e sono previsti ulteriori insediamenti industriali e commerciali ed inoltre vi confluisce l’allacciamento con l’autostrada A30. Quest’opera infrastrutturale, che ha visto nel corso degli anni numerosi interventi da parte del Governo nazionale e locale a partire dal 1997, resta ad oggi ancora incompiuta con l’ultima decisione (gennaio 2011) da parte del CIPE di ridurre l’assegnazione di fondi ad essa destinati, da i 190 milioni iniziali ai soli 123 milioni di euro, somma assolutamente non sufficiente per sostenere tale intervento.