Solo pari per il Salerno Calcio, ma il Marino non ne approfitta

Maurizio Grillo

Inaspettato mezzo passo falso interno del Salerno che non riesce ad avere la meglio del Sant’Elia. La compagine di Perrone (quest’oggi squalificato, al suo posto Fantoni in panchina) arresta la propria marcia in graduatoria, ma il distacco dal Marino (0-0 in casa con il Sora) resta immutato: +6 il vantaggio sui laziali in attesa della decisione del giudice sportivo sul caso Sestito. Se la mancata vittoria degli uomini di De Angelis non ha compromesso i piani promozione, è da evidenziare l’involuzione del Salerno, incapace di spiccare il volo e di lasciare indietro al compagnia ogni qualvolta ne ha la possibilità. Era già successo dopo il blitz di Monterotondo quando il campionato sembrava già chiuso, è successo nuovamente oggi con la squadra che ha mancato un facile sulla carta appuntamento con la vittoria per dar vita alla fuga verso la Lega Pro. La squadra sembra soffrire di vertigini e fa di tutto per complicarsi la vita. I blaugrana, quest’oggi in maglia a strisce verticali biancazzurre, hanno peccato di presunzione nei confronti di un avversario per il quale avevano già prestabilito il ruolo di vittima sacrificale. Il Salerno ha, infatti, affrontato il match sottogamba dando fin troppo adito alle manovre d’attacco degli ospiti. Il modulo 4-2-fantasia di Mourinhiana e Leonardiana memoria (per citare gli allenatori che con Inter e Milan hanno adottato questo sistema di gioco negli anni scorsi) si è rivelato un harakiri tattico. Il centrocampo è rimasto totalmente privo di copertura, la squadra è stata sempre scollata tra i reparti e divisa in due tronconi per tutto l’arco della durata del match. Nella prima mezz’ora la gara ha vissuto dei due botta e risposta tra le due compagini, affrontatesi a viso aperto e senza timori reverenziali: al gol di Caddeo ha replicato Giacinti (primo gol stagionale), a quello di Giraldi ha risposto Biancolino, un gol viziato probabilmente da un fallo di mano non ravvisato dalla terna arbitrale e che ha suscitato le proteste dei sardi. La ripresa non è stata disputata sotto gli stessi standard prestazionali della prima frazione di gioco e neanche l’ingresso di Gustavo ha fruttato gli effetti sperati. E’ vero che il Sant’Elia deve ringraziare il suo portiere Floris per i numerosi interventi provvidenziali a difesa della propria porta, ma anche il Salerno ci ha messo del suo per non vincere, condizionato sicuramente dall’inadeguato approccio alla gara e dalla giornata negativa di alcune bocche di fuoco d’attacco (Mounard e Caputo su tutti). De Cesare ha giocato benino finché ha retto la fatica, mentre Biancolino ha il solo merito d’aver raddrizzato le sorti dell’incontro con un malandrino tap in sotto rete. E’ improponibile schierare contemporaneamente quattro punte, Perrone deve prendersi le proprie responsabilità e decidere chi lasciare in panchina. Onore, comunque, al Sant’Elia di Mereu, completamente un’altra squadra rispetto ad un girone fa, che ha meritato di portare a casa un pareggio prezioso nell’economia della bagarre per la salvezza. Per fortuna Il Marino non ha saputo approfittare del 2-2 del Salerno e questo aspetto deve far riflettere perché se una diretta avversaria per la promozione non fa tesoro di un passo falso dei nemici significa che questa è, comunque, un’annata che dovrebbe sorridere ai nostri colori. Il Salerno dovrà, però, riprendere la corsa verso la Lega Pro e ricominciare a vincere, già a partire dal prossimo impegno esterno di Civitavecchia, per abbandonare quanto prima l’inferno della quinta serie.