Salerno: Fasano alla commemorazione di Tullio Grassi

Venerdì 3 febbraio, alle ore 17.00 presso il Salone G. Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino, si terrà la commemorazione del pittore salernitano Tullio Grassi, in occasione del primo anniversario della scomparsa del maestro che ha dato lustro a Salerno oltre i confini cittadini e regionali. L’evento, organizzato dall’associazione culturale “Itinerari Mediterranei”, sarà presieduto dal sen. Enzo Fasano, delegato alla cultura della Provincia di Salerno. Relazioneranno: Luigi Crescibene, scrittore e critico; Carmelo Currò, storico e giornalista; Alberto De Marco, scrittore e presidente ass. culturale “Amici di Totò… a prescindere”; Nello Tortora, scrittore e direttore del mensile satirico culturale “Brontolo”. Introduce e coordina il giornalista e conduttore Enzo Landolfi. La commemorazione sarà  corredata dal saggio monografico di Luigi Crescibene, “Tullio Grassi. La luce nella penombra”.“Tullio Grassi è nato a Solofra 1946. Ha iniziato a dipingere da giovanissimo seguendo un percorso, per certi aspetti, già segnato dalla nascita. Figlio del grande Alfonso Grassi, da giovanissimo pressò il padre affinché potesse seguirlo nel chiarissimo percorso dell’arte. La sua accentuata sensibilità estetica, la predisposizione naturale al disegno e la ferma volontà, convinsero il severo ed esigente genitore ad assecondare le sue aspirazioni. Ebbe così, come primo dono, una cassetta di colori. Giovanissimo sperimentò anche prestigiose e appaganti gratificazioni. Dopo un regolare corso di studi, alternato a lunghe e appassionate frequentazioni dello studio paterno, si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Napoli ove ha avuto, tra gli altri, come maestri Brancaccio, Chiancone e Striccoli. Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Ha preferito, però, dedicarsi pienamente all’attività pittorica, incoraggiato anche da Giorgio De Chirico, Piero Annigoni e Gregorio Sciltian. Ha dedicato la sua vita all’arte.” (tratto da “Tullio Grassi, luce nella penombra” di Luigi Crescibene, Palladio).