Simoncelli, testimonial di vita sportiva

di Rita Occidente Lupo

Morire, correndo, la passione di una vita! Marco Simoncelli, ha perso la vita in gara nel Gp della Malaysia: maledette ruote, quelle di Colin Edwards e di Valentino Rossi! Nato a Cattolica nell’ 1987, da piccolo un unico obiettivo: correre. Oggi, la sua salma tra centinaia di amici, fan, conoscenti, sportivi, tifosi e tanti che in ogni caso intendono porgere un saluto ad una giovane vita, recisa dal fato, dalla casualità, nel fiore degli anni. Quando sembrava ancora azzurro il futuro e lo sport, una convinzione inossidabile di vita. Ma non si possono finire così i propri giorni, urla la ragione, tra ribellione dei parenti e singhiozzi degli amici. Perché, Marco, ne aveva davvero tanti. Non solo quelli occasionali, che da domenica stanno impazzendo su face book, per lasciare gli ultimi messaggi, ancora increduli che la voglia di vivere abbia ceduto ad un destino crudele. Che il cuore ad un certo punto non abbia retto: l’arresto, senza possibilità d’appello! Di solito, quando la cronaca sferra la sua attenzione mediatica sulla notizia, capita che le righe non bastino, che gli spazi finiscano per annerirsi d’inchiostro o di caratteri: noi, rispettiamo Marco col suo sorriso sempre pronto a non temere difficoltà…con la sua voglia di correre sempre, per tagliare traguardi, al di là di coppe e medaglie! Marco, testimonial per tanti, che attoniti contemplano il feretro interrogativi, della voglia di vivere!