Pontecagnano Faiano: dimensionamento scolastico, Possibile-Volt a FDI
Il consiglio comunale monotematico del 19 gennaio scorso, in cui fu discussa la questione del dimensionamento scolastico deliberato dalla regione Campania che ha portato ad un ulteriore accorpamento degli istituti comprensivi di Pontecagnano Faiano, si concluse con l’approvazione unanime di un deliberato condivisibile in ogni suo aspetto dal momento che, le previste azioni da mettere in campo, muovevano dal presupposto che occorresse salvaguardare un principio inviolabile: difendere l’istituzione scolastica, nella sua interezza, da qualsiasi tentativo di arrecarne pregiudizio prescindendo dal fatto che le ricadute del dimensionamento potessero colpire un istituto piuttosto che un altro.
Un ragionamento che abbiamo ritenuto valido dal momento che i gruppi locali di Possibile e Volt si erano già espressi sulla questione all’indomani della pubblicazione sul Burc della decisione presa in seno alla regione, ribadendo la necessità di difendere il diritto all’istruzione di tutte e di tutti. Questo perché, quando si parla di scuola, si fa riferimento certamente a dirigenti e a docenti, ma soprattutto a bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Ci lascia basiti, pertanto, il comunicato emesso da Fratelli d’Italia e dal suo gruppo consiliare, con cui, sostanzialmente, si tenta di politicizzare la questione difendendo le scelte dell’attuale governo nazionale in materia di istruzione ma, cosa ben più grave, con cui si chiede di negoziare la scelta del dimensionamento, ribaltando gli effetti (ahi noi, negativi per tutti) su altre comunità limitrofe, in nome di strane ipotesi di compensazione legate alla realizzazione dell’aeroporto, come se ci fosse sempre, da qualche parte, qualche figlio di un Dio minore su cui fare ricadere scelte sbagliate, in questo caso quelle adottate da istituzioni sovraordinate agli enti locali.
Bisogna, invece, tenere a mente che, quando affrontiamo il tema della scuola, sempre delle nostre figlie e dei nostri figli si sta parlando e che, proprio per questo motivo, occorre avere una prospettiva sempre rivolta verso l’alto con la consapevolezza che l’istruzione non è, in alcun modo, un bene barattabile e che, agli studenti di ogni ordine e grado, dobbiamo garantire le stesse opportunità, ovunque essi vivano.
Se provassimo ad avere in ogni aspetto della società e della vita uno sguardo che vada al di là del nostro giardino probabilmente ne beneficerebbe la nostra stessa comunità di appartenenza.