La notte più allegra dell’anno…col Covid-19!

di Rita Occidente Lupo

Per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, le famiglie italiane spenderanno e risparmieranno rispetto allo scorso anno. Meno caviale, ostriche, salmone, champagne e più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche. Una riscoperta dei piatti tipici, di prodotti meno sofisticati e costosi. Tante carni o pesce, primi piatti e condimenti, dolci compresi panettone e pandoro, vini e spumanti, salumi, formaggi e frutta fresca o secca.  L’economy non ha bussato alle tasche alimentari. I piaceri della buona tavola, hanno risposto all’appello. E per il cenone di San Silvestro, nuovi acquisti. Tra zampone, pesce e lenticchie, musica ed attesa per la notte più lunga dell’anno, salutando l’alba di un nuovo mattino. In quanto ai fuochi pirotecnici, anche se alta la guardia della legalità, la gara senza badare a spese. San Silvestro con le sue piazze gremite, da quella della Libertà a quella del Plebiscito, un amarcord tra suoni e danze congedanti un anno: sotto i migliori auspici, voglia di viverne un altro, sperando migliore. Tra fiumi di champagne, il rosso augurale di cotillon e divi alla ribalta per i maxi concerti. Tra le Luci artistiche salernitane stoppate quest’anno e vip che non perdono l’appuntamento col proprio pubblico. Anche la coreografica spettacolarizzazione dei fuochi pirotecnici quest’anno in austerity congedando sul brindisi augurale, sotto l’occhio mediatico super attento, quanto quello delle telecamere che ormai impazzano per il controllo del territorio in ogni angolo. Una carrellata di volti e nomi, quella di San Silvestro, di ugole spianate ad urlare Buon anno, nell’immancabile conto alla rovescia spillante bollicine di sana allegria!