Giulio Caso
L’ultima proposta, per risolvere il problema dei cinghiali, prevede l’inserimento di altri lupi che li decimerebbero.
Dedicati alla questione pochi versetti esplicativi.
– I cacciatori esuberanti:
“Di cinghiali ne vogliamo tanti”.
Poi che sono dilagati,
tutti quelli non sparati,
e hanno invaso le città,
gli “odiatori ecologisti”
soluzion han da mefisti:
“Altri lupi affamati
e i cinghiali, così, sbranati”. –
Basta, basta! Col dolore e grida al cielo. I cinghiali sono essere senzienti e non meritano di essere sbranati vivi. Nessun essere vivente lo merita.
I lupi?
Anche per i lupi è una infamità. Prima verranno utilizzati per “giochi naturalistici” in questa novella arena e poi… , poi saranno troppi, da abbattere anch’essi.
La natura alla natura e meno interferenze interessate, meno dolore provocato per guadagni sul sangue. Come in questo caso, come le gite per vedere i leoni a caccia di gazzelle o similia.
Non uccidere. Non far uccidere. Non godere delle uccisioni. Come per le tre leggi di Asimov.