Il silenzio mediatico

Il silenzio mediatico

di Rita Occidente Lupo

Tempo di tacere. Riordinare idee, riflettere, ponderare a chi affidare il proprio consenso. A chi riannodare fiducia. Sperando di mutare le cose. L’anelito di quanti vanno alle urne. Fidando che il proprio voto, edifichi le sorti sociali. Tempo per confutare tesi, paroloni, programmi. Spulciare il sensazionale, per giungere solo all’essenza delle cose. Dopo aver guardato a lungo i retroscena degli schieramenti. Ascoltato gl’inviti dell’ultim’ora, anche sul voto astensionistico. Da non perdere. Ancora corse. Anzi, proprio nel momento in cui i media concedono una tregua alle assedianti tavole rotonde, alle dibattute critiche a tutto campo, l’occasione per strappare sul fil di lana le adesioni al proprio campanile. Tirando l’acqua al proprio mulino. Perché oltre ai big, il quartier generale mobilitato nel periodo preelettorale, si concede l’ultimo sprint. Dopo aver saccheggiato idee rivali, stipato buche postali, pressato tipografie e stracciato manifesti rivali, il porta a porta. In un faccia a faccia, senza mezzi termini. Un voto stipula promesse a volontà. Carovane di parenti, già pronte a sfilare davanti all’urna inquisitrice: sistemazioni per il proprio caro. Nel segreto della cabina. Non più quello che un tempo ungeva le schede con le fette di mortadella. Né quello delle parolacce trasversali ingiurianti, senza clemenza, l’enfasi della repressione. In barba ai telefoni cellulari, pronti ad immortalare il voto, il dubbio sul candidato, tra  muri incartati di giustizia sociale. Stiracchiato, tornaconto egemonico, il faccione di turno. Politica: una meta alla quale tanti aspirano, per esser serviti anziché servire. Di cui servirsi, per poter ottenere!

18 pensieri su “Il silenzio mediatico

  1. No, questa non è politica! E’ ciò che gli uomini hanno fatto della politica; una devianza personalistica, utilitaristica e clientelare per legalizzare e giustificare ciò che legale non è; a beneficio di pochi ed a scapito di tutti gli altri, ed ottenere tutto questo, cosa più strana, addirittura “col consenso della massa”.
    La politica è “Idee”, la politica è “Progetti”, la politica è “Voglia di fare” per la società, giusta o sbagliata che sia, ma assolutamente non deve mai diventare un “BUSINESS”, un losco affare “di cui servirsi per poter ottenere”.
    E per poter ottenere non si guarda in faccia a nessuno, vengono messi da parte tutti gli scrupoli, vengono calpestati i valori della vita, vengono calpestate le persone e le loro aspirazioni. Anche una chiesa verrà coperta con un enorme striscione “emblema di questa politica” e ascierà tutti indifferenti.
    Ma tutto questo non farà la storia.
    Questo tipo di politica e i loro rappresentanti saranno dimenticati e non lascieranno alcun segno della loro deplorevole esistenza.

  2. Sono perfettamente in sintonia con Alessandro. Brava direttrice per aver colto nel segno, come sempre.

  3. Gentile Direttrice, i suoi editoriali hanno sempre un qualcosa che promana una certa classe con le radici in una profonda cultura. E’ una donna che lo dice … ed è tanto. Per il resto sono i linea con il pensiero di Alessandro.

  4. Dopo il trattato di oggi, cara Direttrice, domani cosa ci scriverà? Attendo con ansia.

  5. Gentile Direttrice, mi piacerebbe sapere chi e come rimuoverà le tante affissioni illegali sui muri della città e dellaprovincia. Dovrebbero fare tutti come il dottor Zarrillo che ha rimosso i manifesti da solo.

  6. Sono andato a votare poco prima delle ore 22.00; ho visto ancora tanta gente nei seggi del Genovesi. Qual è l’affluenza?

  7. Ha ragione Direttrice, la politica è la meta a cui tanti ambiscono per essere serviti anzichè servire. Nel resto del Mondo è diverso.

  8. Domani voterò per la prima volta in Italia; sono un extracomunitario con diritto al voto perchè vivo in questo splendido Paese da molti anni. Il suo arrticolo Direttrice mi ha fatto capire tante cose. Grazie.

  9. Com’è bello questo giornale; finalmente giornalisti che scrivono senza copiare e incollare. E Lei direttrice è semplicemente fantastica; non molli, la Città ha bisogno di gente come Lei.

  10. Direttrice, mi scusi; ma Lei oltre la giornalista per caso fa la professoressa. Chiedo nquesto perchè evidenzia un modo di scrivere a dir poco eccellente. Complimenti.

  11. Cara Direttrice, Lei con i suoi scritti è peggio di Bianchini. Sembra che dia la panella ma pizzica con ferme e decise punzecchiate. Ha molto stuile, non c’è che dire. Complimenti.

  12. Ho scoperto da pochi giorni questo giornale e mi chiedo perchè nessuno ne parla; ad e3sempio anche le tv locali che fanno la rassegna stampa quotidiana potrebbero inserirlo nei loro palinsesti. I suoi editoriali, direttrice, non sono mai oltraggiosi ma colpiscono nel profondo.

  13. Gentile Direttrice, ma il “silenzio mediatico” esiste davvero? E perchè i candidati ci “rompono” sui telefonini?

  14. Perchè ai commenti, a volte, non viene data risposta, e perchè non attivare veri e propri “forum” visto che questo giornale è diventato così importante e necessario al dibattito in questa Città. Gentile Direttrice, ci pensi.

  15. Le devo fare i complimenti, direttrice; contrariamente a tantissimi altri giornalisti Lei non fa mai capire qual è il Suo pensiero politico. Seguivo le sue trasmissioni televisive sulla scuola, ne farà ancora?

  16. Finalmente una giornalista con gli attributi, segno di una lunga esperienza e dci un grande mestiere.

  17. In Italia si vota almeno una volta all’anno; forse è questo che ci induce a patteggiare il nostro voto ?

  18. Sono Gerardo Avallone, candidato al Consiglio Comunale di Mercato S. Severino con Giovanni Romano candidato alla carica di sindaco della nostra splendida città.
    Credo che arrivato a questo punto sia opportuno votare con coscienza
    come ho sempre detto dal palco nella nostra campagna elettorale.
    Ci troviamo di fronte ad una scelta importante, il nostro voto non dovrebbe essere condizionato né da messe a disposizioni professionali, né da segreterie di partito. Dobbiamo votare con convinzione “La persona”, colui che può rappresentarci in seno al consiglio provinciale, una persona della quale dovremmo avere fiducia, alla quale dovremmo affidare il futuro dei nostri figli e non consentirgli di riempire il proprio portafoglio.
    pensateci bene
    la scelta sarà facile
    guardate bene le loro focce, i loro nomi, perchè dovrebbero essere a garanzia di un impegno, quello preso con ogni singolo elettore.

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