Settembre, mese di nuovi libri

Settembre, mese di nuovi libri
Giulio Caso
Spesso il legame che blocca la creatività  è il pensiero, di uno scrittore, in erba, è quello dell’aspetto finale del libro che sta pensando di stampare.
Siamo nel terzo millennio, il libro sembra al declino, anche se è ancora utile, anche se ha un grande passato e memoria, anche se conserva nostalgie romantiche.
Altre forme di consegna, degli scritti, alla cronaca e alla storia,  sono in essere.
 Tutto può essere. All’estero sembra che le fiere dei libri rendano ancora e, certamente, le cose non accadono nello stesso modo in posti diversi. Ad esempio uno straniero venendo in Italia e notando “la crisi del libro” può dedurne che il libro stia perdendo futuro.
Probabilmente anche tutto il processo di presentazione del libro che è da rivedere.
C’è da dire che la vendita è spinta anche dalle presentazioni televisive e quindi non emerge più il libro di valore, ma quello che asseconda gusti semplici.
Quindi nel creare un’opera, un romanzo, un racconto, una poesia, un saggio e perfino un articolo, non bisogna tenere in mente la futura stampa del libro.
Oramai pochi leggono.
Si è riscontrato che, sotto gli ombrelloni, vengono aperti fino a pag. 7.. e, magari, scordati sul posto.