Nocera Inferiore: PER Le Persone e la Comunità, convegno “Il senso del lavoro e lavoro di senso”

Nocera Inferiore: PER Le Persone e la Comunità, convegno “Il senso del lavoro e lavoro di senso”

Bisogna ricostruire significati per ricostruirsi nel lavoro.
Qual è il senso del lavoro? Qual è il suo significato? Ecco le domande fondamentali all’origine di un dialogo aperto che è cominciato il 18 aprile grazie al circolo di PER – Le Persone e la Comunità di Nocera Inferiore, una bella occasione per discutere di politiche attive, formazione e sbocchi professionali. L’incontro “sul senso del lavoro e del lavoro di senso” introdotto da Antonio Caldarese è stato guidato da Pasquale Magro, referenti cittadini del circolo. Il lavoro, prima era attenzione alla comunità, ai tempi, alla relazione, un’accezione stravolta che ha sostituito questi valori con l’attenzione alla produzione e al prodotto.
“C’è bisogno di porre la persona al centro del lavoro – sostiene Magro – Un bene irrinunciabile, per questo oggetto di attenzione e tutela, fondamento di democrazia e civiltà, mezzo per ricercare benessere materiale e spirituale, fonte di realizzazione personale”.
Prende la parola il Sindaco della città Avv. Paolo De Maio sollecitato dall’esigenza non più demandabile se vogliamo garantire un futuro non al ribasso alle nuove generazioni: quali sono le politiche specificamente pensate per inserire i cittadini nocerini nel mondo del lavoro?
L’incontro è continuato con l’intervento del Dott. Alfonso Vicidomini – Presidente del COIFIM Consorzio Imprenditori di Fosso Imperatore – le imprese possono e devono generare, coltivare e sviluppare “lavoro buono”, che non vuol dire solo lavoro pagato bene, ma riuscire col lavoro ad accrescere il capitale motivazionale della persona. “Una rivoluzione che interessa soprattutto le nuove generazioni ed in particolar modo la generazione zeta –ha affermato in apertura Caldarese – ed è proprio ai giovani che vogliamo rivolgerci”.
Cittadini di un mondo in rapido cambiamento e protagonisti di una storia ancora da scrivere, le nuove generazioni affrontano un rapido susseguirsi di avvenimenti governati da agenti esterni. Sebbene siano oggetto di attenzione continua da parte delle istituzioni a volte appaiono come un gruppo disgregato dalla complessità sociale. Secondo i dati PIACC/OCSE il tasso di abbandono nell’accesso alle scuole secondarie è al 3,8% ed anche le competenze basiche dei giovani risultano inferiori alla media europea. Incompresi, sottovalutati e sopravvalutati, i giovani cercano la loro identità, il personalissimo orizzonte di senso che li proietti nel futuro. Ricchi di sentimenti, desideri, aspettative, reclamano il loro spazio: ma quale spazio si sta predisponendo per loro? Esso sarà in grado di accogliere i loro talenti? Queste le domande alle quali ha risposto il Dott. Sabato D’Amico – Presidente della Fondazione ITS Te.La. Un’occasione questa per presentare il primo ITS agroalimentare della Regione Campania.
Chiude l’incontro Gianluca Mastrovito, che, come Presidente Rete Servizi Acli provinciali Salerno, regala una straordinaria opportunità di riflessione.